Inside Process «Inside Process» (2006)

Inside Process «Inside Process» | MetalWave.it Recensioni Autore:
InnerPain »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1753

 

Band:
Inside Process
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Titolo:
Inside Process

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Filippo :: chitarra
Angelo :: chitarra
Andrea :: basso
Simone :: batteria
Alessandro :: voce

 

Genere:

 

Durata:
10' 49"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ora come ora, il movimento metal-core sta tornando sulla cresta dell’onda e molte bands stanno sfruttando questo momento per proporsi. Una di loro sono gli Inside Process, originari di Viterbo, e che proprio quest’anno hanno dato alla luce il loro primo promo omonimo. Pur con pregi e difetti, questo primo assaggio, che ci danno i nostri cinque giovani, ha la qualità di essere diretto e fila via liscio senza fronzoli e intoppi. Le melodie, finemente curate e proposte dalla band, s’imprimono subito nella testa di chi sta ascoltando questo promo, e questo è un punto a loro favore che vale doppio, perché non è sempre facile e da tutti costruire ritornelli o in generale brani, che rimangano in mente dopo pochi ascolti. Il difetto principale ma, che secondo me al primo lavoro è impossibile non presentare, è il riferimento esplicito alle bands d’ispirazione; Trivium e Killswicth Engage sono i due nomi cui si possono accostare le parti melodiche dei tre brani, introdotte e a volte miscelate con chitarre taglienti, e ritmiche martellanti nel puro stile metal-core. Il brano a mio avviso più incisivo è la seconda traccia, “Blackout”, per la sua struttura articolata e virtuosa, mai scontata e ben arrangiata, sia nei chorus, che richiamano il devastante successo di “The end of heartache”, che nei break rabbiosi sorretti dalla voce feroce di Alessandro. Questi ragazzi dunque mostrano una buona tecnica individuale e compositiva, con ampi spazi di miglioramento sia dal punto di vista della personalità che nel trovare un pizzico di originalità. La produzione che questo promo ha alle spalle è senza dubbio ottima come biglietto da visita, e aumenta di certo l’ interesse a seguire questa giovane band per scoprirne gli sviluppi e le prossime proposte musicali. In sintesi un promo diretto che non lascia incertezze o inceppi durante l’ascolto, ma che necessita di un’ iniezione di personalità, visto che con la continua uscita di gruppi che seguono questo stile, è facile ricondurle in unico minestrone girato e rigirato.

Track by Track
  1. Garden of Thoughts 72
  2. Blackout 74
  3. The Bridge of Division 73
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 74
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 67
  • Tecnica: 72
Giudizio Finale
70

 

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