Locus Mortis «Voust» (2008)

Locus Mortis «Voust» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lord Lucyfer »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1362

 

Band:
Locus Mortis
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Titolo:
Voust

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
MZ - musiche
RM - voce
PV - batteria

 

Genere:

 

Durata:
43' 16"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Sono passati 3 anni da quando i cagliaritani Locus Mortis mi colpirono particolarmente con lo splendido “Inter Uterum Et Loculum”, un disco che definii mortale per via delle atmosfere cupissime che l’allora duo riuscì a propinare. Con il nuovissimo “Voust”, i Locus Mortis hanno deciso di alzare decisamente il tiro, lasciando un po’ (e solo un po’) da parte il sound più oscuro degli inizi, per lasciarsi andare a sfuriate in pieno stile Raw Black.

Già dall’iniziale “Lasciate che Vengano A Me” si capisce come i ponti col passato siano definitivamente tagliati. Riff veloci e ferali, un drumming potentissimo (un plauso al neo-entrato in Line Up, il bravissimo PV). Dai primissimi secondi s’intuisce che i 43 minuti di “Voust” saranno un massacro sonoro unito alla comunque solita atmosfera oscura, di cui i Locus Mortis sono maestri. Colpiscono senz’ombra di dubbio la già citata opener, la splendida “Sonno Eterno”, “Tempus Mortis”… Ma c’è da dire che ognuno degli 8 pezzi presenti in quest’opera fa storia a sé: non ce n’è uno che, opinione personale, non mi sia piaciuto! Tutti assolutamente ottimi. Menzione di merito va alla produzione, sì sporca ma nient’affatto confusionaria, ed alla confezione: cd Jewwl Case in confezione di cartone, senza puntare sulla sì bella ma delicata (ed alquanto scomoda per me) confezionatura digipack.

Al solito, occhio lungo della ATMF: una Label che riesce a trovare sempre grandissime realtà nell’ambito della Nera Fiamma di casa nostra. I Locus Mortis sono l’ennesima dimostrazione di come si possa fare dell’ottimo Black Metal senza andar a scomodare miti e dèi di nordica provenienza, restando ben ancorati alle nostre radici (come per il precedente cd, anche in “Voust” la band sarda ha scelto il cantato in italico idioma). Questa nuova fatica dei Locus Mortis lascerà senz’ombra di dubbio contenti gli amanti non solo del Black in generale, ma anche e soprattutto di coloro che sono alla ricerca di un sound più ricercato (mi si scusi il gioco di parole) e maturo. Dalla Sardegna, terra che in ambito estremo dice sicuramente la sua, arriva la conferma di uno dei gruppi in un formidabile stato di grazia: a mio avviso, i Locus Mortis sono fra i cinque gruppi più interessanti dell’intero panorama Black italiano. And that’s the bottom line.

Track by Track
  1. Lasciate Che Vengano a Me 76
  2. La VIII Porta 74
  3. Sonno Eterno 79
  4. Resti 76
  5. Avvento 75
  6. Il Respiro dei Morti 78
  7. Tempus Mortis 78
  8. Voust (Una Nenia per i Deceduti) 79
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 76
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 78
Giudizio Finale
77

 

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