Neronoia «Un mondo in me» (2006)

Neronoia «Un Mondo In Me» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Heresy »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1736

 

Band:
Neronoia
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Titolo:
Un mondo in me

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alberto - basso, tastiere
Andrea - batteria
Gianni - voci
Matteo - chitarre
Mauro - tastiere, basso, chitarre
Nico - chitarre

 

Genere:

 

Durata:
45' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questa non è una recensione "normale" perché questo non è un disco "normale". Queste sono solo impressioni da una umile mente che cerca di descrivere a parole quello che si prova nei quarantacinque minuti di un ascolto ripetuto chissà quante volte finora. Malinconia, abbandono, disillusione, rinuncia, rassegnazione, accettazione incondizionata e totale della solitudine, senso di impotenza e incapacità completa di cambiare il corso delle cose, rimpianto, "quiet desperation" di memoria pink-floydiana, vecchiaia, introversione, alienazione, paura di fronte alle cose e al corso del mondo, estraneità totale a tutto quello che non ci riesce di sentir nostro fino in fondo, vuoto e consapevolezza della nullità della vita, confusione di tutte le sfumature e sensazioni in una sconfinata unica monotonia, attesa della fine, della liberazione. Queste sono solo alcune parole che mi vengono in mente per descrivere "Un Mondo In Me" dei Neronoia, collaborazione tra i Canaan e i Colloquio (ricordo che Gianni Pedretti dei Colloquio era già apparso su lavori passati dei Canaan). Parole, espressioni, parole queste di cui andare a ritrovare il vero significato originario sul dizionario, dal momento che la superficialità moderna ha reso banale sterile vuoto anche il vero senso delle parole più nere e cupe, significati da ricercare e da sentire in profondità dentro di sé in un atto di introspezione forse infinito. "Un Mondo In Me" è un monumento a tutto questo, i pezzi non hanno titolo e sono semplicemente numerati con numeri romani, la grafica è essenziale e in bianco e nero, il suono è, se possibile, ancora più dark di quello dei Canaan, le sonorità sono dilatate ariose atmosferiche avvolgenti, non si può parlare di esso come si parla di un qualsiasi disco, non ha senso valutare con un voto numerico le singole tracce, per questo metterò un voto d'insieme a tutta l'opera. Un disco che magari al primo ascolto potrebbe non colpire, anzi sicuramente non colpisce, un inno a tutto ciò che nella nostra esistenza è e non dovrebbe mai essere, a tutto quello che è contro natura provare per l'uomo eppure egli prova.
E' inutile dilungarsi, compratevi questo gioiello e ascoltatelo e soprattutto sentitelo, sentitelo vostro e vi prenderà in un modo che forse non vi aspettavate, la presentazione che ne fa la bio allegata lo descrive alla perfezione: "neronoia è una collaborazione tra canaan e colloquio. neronoia è lo specchio neutro che riflette la gioia e il dolore con il medesimo freddo distacco. neronoia è la paura che paralizza con il suo tocco leggero ma inesorabile. neronoia è tutto il male che facciamo a noi stessi. neronoia è la tavolozza di un pittore cieco, che senza volerlo dipinge i colori con sfumature dello stesso identico grigio. neronoia è niente, ma per noi è importante."
Non mi sento di aggiungere altro.

Track by Track
  1. I 90
  2. II 90
  3. III 90
  4. IV 90
  5. V 90
  6. VI 90
  7. VII 90
  8. VIII 90
  9. IX 90
  10. X 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
90

 

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