Newborn «Demo 2005» (2005)

Newborn «Demo 2005» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Cynicalsphere »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Newborn

Titolo:
Demo 2005

Nazione:
Italia

Formazione:
Marco Celotti - voce, chitarra
Fabio Petris - chitarra
Daniele Nazzi - basso
David Cecutti - batteria

Genere:

Durata:
17' 6"

Formato:

Data di Uscita:
2005

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Arriva dalle fredde lande del Friuli una giovane band che dal 2003 sta movendo i suoi passi all’interno del panorama “alternative” italiano, conseguendo per altro anche ottimi risultati in fatto di visibilità. Stiamo parlando dei Newborn, quartetto di Udine dedito ad un rock/crossover di chiara matrice oltre-oceano, in cui si notano forti echi di blasoni come Deftones, Incubus, ma anche più prettamente alternative, come A Perfect Circle, da cui i nostri hanno preso ispirazione in più di un fattore (vedi anche logo della band). Queste in estrema sintesi le influenze riscontrabili all’interno del four-tracks demo giunto in mio possesso qualche mese fa, al cui interno è presente anche una consistente parte multimediale, racchiudente video live ed unplugged, biografia e rassegna stampa: un segno tangibile dell’impegno con cui i nostri si siano dedicati alla confezionatura di questo dischetto, soprattutto per quel che concerne il lato “visivo” e “comunicativo”. Anche la produzione non scherza: limpidissima, ai limiti dell’eccellenza ed il risultato finale non può che essere un cd dai suoni chiari e puliti. Qualitativamente parlando poi, il lavoro dei Newborn risulta essere quanto mai efficace ed ispirato. Un surrogato di come la melodia e la graniticità del crossover possano incontrare la profondità, la drammaticità e la poesia proprie di quel filone del rock (o new-rock che dir si voglia) di cui le creature marchiate a fuoco “Maynard James Keenan” (Tool e A Perfect Circle) fanno parte. Particolare quest’ultimo riscontrabile soprattutto sulla prestazione vocale di Marco Celotti, ricca di spunti interessanti e pathos, seppur fortemente debitrice di quanto già messo in mostra dal funambolico singer californiano. Insomma, ci sono tutte le carte in regola per prospettare ai Newborn un roseo futuro e per omaggiare il giusto tributo al loro operato. Eppure manca qualcosa al four-piece friulano per raggiungere il traguardo della perfezione. Ad esempio, una maggior consapevolezza dei propri mezzi e capacità di poter osare molto più di quanto già messo in mostra, a discapito di strutture e formule sicuramente di facile presa, ma anche eccessivamente commerciali. I margini di miglioramento ci sono tutti, se perciò i nostri sapranno ben sfruttare le risorse a loro disposizione, possiamo star certi di rivedere all’opera il quartetto di Udine con un’immagine ed una qualità musicale ancor più consolidata nel prossimo futuro. So, stay tuned!