Recensione

I None of Us sono un gruppo che trova le sue radici nella terra di Trinacria (l'attuale Sicilia) dalla quale sembra abbia attinto
un po' delle sue caratteristiche, dalla malinconia di certe spiagge alla solarità dei primi di Luglio e dai riflessi del mare che la
bagna.
Spunti poetici a parte, questa fatica discografica dei cinque catanesi è stata una vera sorpresa, soprattutto per un ascoltatore orientato
ad approcci più heavy. Il materiale che il gruppo ci propone è una commistione di tante sonorità ed intenzioni, all'ascoltatore distratto
potranno sembrare molto simili ai My Chemical Romance, se ci vogliamo riferire ad un gruppo che attualente sta cavalcando l'onda della notorietà,
ma ad un'analisi più approfondita ci si accorge che le influenze dei nostri ragazzi sono molto più vicine a quelle di Muse e Deftones. Oltre a queste
si possono scoprire qua e la parti vocali e moods tipici dell'emo, screemo core.
La caratteristica che salta subito all'orecchio aascoltando 'Further Hangin Menace' è un'attitudine molto spiccata verso la melodia, la cura delle atmosfere e degli
arrangiamenti dei pezzi. Le linee melodiche, soprattutto, sembrano molto convincenti e mature, non siamo davanti al classico gruppo di ragazzi che ha
un buon potenziale ma che non riesce a concrettizzarlo con spunti pesonali e originali. I None of Us hanno questa grande fortuna, ossia quella di aver
trovato una loro identità sonora, riconoscibile e molto gradevole, cosa che hanno sicuramente raffinato e curato nell'arco dei loro otto anni di attività
oltre ad averene ovviamente gia l'attitudine. L'opener 'Beside You' è un bellissimo crescendo che culmina con un bel ritornello, molto orecchiabile e godibile,
portando chi si appresta ad ascoltarlo pper la prima volta in un mondo di notti insonni pensieri sul proprio futuro e atmosfere dolci e violente tipiche del genere.
Di tutti i pezzi che compongono questo album quello che veramente è degno di una menzione particolare è 'In Every Whisper';questa canzone è forse quella che
mi ha lasciato più piacevolmente sorpreso, infatti si può dire che coniughi in se tutti gli ingredienti di un vero pezzo di successo, non mi vergogno a dire
che lo vedrei benissimo in rotazione su Mtv. Il ritornello soprattutto, ha la capacità, non banale, di rimanere subito nella testa e di sorprenderti a cantarlo
sotto la doccia.
Dal punto di vista prettamente tecnico i nostri ragazzi sono ineccepibili e soprattutto i suoni degli strumenti si rivelano molto adatti e coerenti col genere
, la produzione infatti è di ottima fattura e tutti gli strumenti sono valorizzati, non a caso il missaggio di questo disco è stato affidato Kurt Ballou dei Converge presso i Godcity Studios di Salem (USA) e masterizzato ai West West Side da Alan Douches.
La voce dell'ottimo Davide Mavica risulta essere il cardine su cui gira tutto il sistema dei None of Us, la sua interpretazione infatti si rivela
veramente personale ed espressiva.
Tirando le somme di questo prodotto posso sicuramente affermare che ho ascoltato veramente un bel disco, convincente sotto tutti i punti di vista e che sicuramente può entrare a far parte di quei dischi che gli appassionati del genere non possono lasciarsi sfuggire, come detto in precedenza le carte per fare il vero salto ci sono tutte soprattutto su un mercato come quello americano, tutto sta a vedere se i nostri ne avranno l'occasione, da parte mia glielo auguro con tutto il cuore.

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