Novaseason «At The Hell Dance Like This» (2010)

Novaseason ŤAt The Hell Dance Like Thisť | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1540

 

Band:
Novaseason
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Titolo:
At The Hell Dance Like This

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Fulvio Ciriaci - Vocals
Giulio Di Gregorio - Synth, Sequencing
Giordano Chiavoni - Guitars
Massimiliano Fratoni - Bass
Tonino Alfarano - Drums

 

Genere:

 

Durata:
29' 47"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

In tempi in cui persino gli autori stessi definiscono “convenzionale” il proprio materiale e in certi casi si creano proprio degli schieramenti di puristi che venerano le soluzioni canoniche, aborrendo ogni tipo di apertura, qualunque gruppo che osa dovrebbe essere tenuto d'occhio; almeno sulla carta tutto ciò risulterebbe quantomeno intrigante.
I Novaseason appartengono di sicuro alla categoria che tenta di offrirci delle soluzioni che si allontanino dalla banalità; ma più che altro dall'immediatezza della catalogazione. Infatti, se si scorrono le pagine di internet cercando informazioni su di loro, si trova chiaramente la definizione “industrial metal”; che ci sia una volontà forte di unire elettronica, atmosfera e metal è evidente, ma per le tracce di questo album, fortemente motivate, compatte e ben differenziate tra di loro rimane una definizione un po' stretta, almeno per l'idea che ho di questo genere. Ogni brano è fitto, stratificato: una traccia come “I Was Born Destroyed”, ad esempio, si introduce come un metal sincopato e articolato e si imbastardisce con nevrotiche tracce di drum machine in stile EBM e arpeggiatori acidi sparati, lasciando spazio a un tetro break elettronico molto ispirato. Molto interessante anche “At Hell Dance Like This”, che mescola una sorta di massiccio rap metal con atmosfere gotiche; forse il pezzo più riuscito, ma ogni brano si muove su ritornelli dal gusto pop che prendono rapidamente forma nella testa, nonostante al primo ascolto siano ben celati dietro l'abbondanza di arrangiamenti. Anche qui sta la forza di questo lavoro: la capacità di non nascondersi dietro intellettualismi, anzi, giocando abilmente con sonorità intricate e melodie che forse in un altro paese meriterebbero anche un posto in classifica; ascoltare l'accattivante “Inside A Grave” e il suo irresistibile refrain: magnetico ed emozionante. Davvero un lavoro ricco di particolari, da scoprire di volta in volta.

Track by Track
  1. Alien Are In Danger 75
  2. I Was Born Destroyed 80
  3. Failed Father's Son 80
  4. CashCow Generation 75
  5. At Hell Dance Like This 85
  6. Last Departed 75
  7. Inside A Grave 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
78

 

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