Patrick Hemer «More Than Meets The Eye» (2011)

Patrick Hemer ĞMore Than Meets The Eyeğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

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1311

 

Band:
Patrick Hemer
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Titolo:
More Than Meets The Eye

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Patrick Hemer :: vocals, guitars, bass, keyboards, programming
David Casanova :: keyboards
Tom Wagner :: drums, percussions

 

Genere:

 

Durata:
57' 49"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Appena ho letto “Patrick Hemer” ho pensato si trattasse dell’ennesimo odioso guitar hero di chissà-dove che si fa sfoggio di tutta una sua tecnica innovativa per chitarra e la propina al mondo intero, anche se consapevole di risultare stucchevole dopo tre minuti esatti di ascolto…e invece no! Si trattava proprio del Patrick Hemer, cantante e chitarrista che per anni ha militato nella band franco-tedesca degli Horizon, grandi interpreti di un buon Melodic Power-Progressive Metal dal 1998 fino all’ultimo album “Worlds Apart”, disco che ha segnato lo scioglimento definitivo della band nel 2005.
C’est la vie, si suol dire ma il signor Hemer non è certo tipo da restare senza far nulla ed ecco che pochi anni dopo ha dato vita ad un altro progetto che porta il suo nome, quasi come a volerci ricordare tutto il suo impegno per essersi tirato su dopo la caduta. Stia tranquillo Patrick, le sue doti le conosciamo bene!
Ecco l’impensabile, almeno per quanto mi riguarda; “More Than Meets The Eye” è il classico disco che spiazza i castelli in aria costruiti dalla gente. Chiunque si sarebbe aspettato un disco strumentale da uno dei più capaci guitar hero del mondo e invece qui abbiamo tra le mani un discone nel quale la, seppur scarna, line-up di soli tre elementi ci dà dentro come pochi e, capitanata dal grande ingegno dell’Hemer, ha davvero convinto anche i palati più raffinati.
C’è da dire che non mi sarei aspettato un Patrick Hemer così in forma dietro al microfono e, contemporaneamente, anche nella resa e nel songrwriting dei pezzi. Qui c’è davvero roba buona, “Bitches Brew” direbbe Miles Davis!
Improntando il sound e spostandolo maggiormente su lidi Progressive Metal, Hemer si avvale della collaborazione del grande David Casanova alle tastiere e di Tom Wagner, immenso su ogni pattern del disco in questione. Il risultato è un ottimo ibrido di Prog che incontra con naturalezza l’Hard ‘n’ Heavy tipico degli anni 80 ma sempre guardando alla sperimentazione (“Legend In Your Own Mind” dal sapore funk-fusion ne è la prova) e mai dimenticandosi cosa fa un guitar hero quando si trova a dover comporre dei brani strumentali (le eccezionali “Terra Incognita” e “Firelight”).
Ma Patrick Hemer non è solo tecnica, c’è anche spazio per un po’ di dolcezza sotto forma di ballad (“For All Eternity”) in cui alzare maggiormente il volume del proprio microfono per lasciarci confermare che se la cava pure come cantante, oppure sceglie di abbassare i toni al mid-tempo per permetterci di essere martellati dalla groovy “Guilty”.
Termino con un consiglio: non snobbate gli artisti che suonano bene la chitarra o il basso, potreste avere delle eccellenti sorprese.

Track by Track
  1. Up From The Ashes 75
  2. Thorn in My Flesh 75
  3. Edge of Insanity 75
  4. For All Eternity 75
  5. Firelight 85
  6. The Godfather 75
  7. Panem Et Circenses 80
  8. Legend in Your Own Mind 80
  9. Death on Two Legs 65
  10. Guilty 80
  11. Terra Incognita 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
78

 

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