Shattered Hope «Abscence» (2010)

Shattered Hope «Abscence» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lord Lucyfer »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
707

 

Band:
Shattered Hope
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Titolo:
Abscence

 

Nazione:
Grecia

 

Formazione:
Nick: voce
Sakis: chitarre
Thanos: chitarre
Thanasis: basso
George: batteria
Eygenia: tastiere

 

Genere:

 

Durata:
1h 3' 1"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Beh, penso proprio che nessuno meglio del sottoscritto possa recensire questa Opera Prima dei greci Shattered Hope, band ateniese nata nel 2002 e con all'attivo, prima di questo "Abscence", un demo del 2005 ed un promo del 2007. Il perchè di quanto affermato all'inzio è presto detto, ed è legato al genere proposto dal sestetto greco: gli Shattered Hope suonano Funeral Doom, un genere di nicchia che non molti, anzi invero molto pochi, riescono a digerire. Ma considerato che riesco ad uscire incolume dall'ascolto di dischi di bands come Skepticism, Worship ed Evoken, il problema non si pone.

Ai tre nomi poc'anzi elencati c'è da prender riferimento (non certo come termine di paragone, lungi da me: ci sono sempre le dovute proporzioni da tenere presente!). In più, grazie ad un sapiente uso e dosaggio delle tastiere, forti richiami ci sono anche di gruppi come My Dying Bride o i primi (fantastici) Paradise Lost. O anche, per citare una band più "nuova", gli olandesi Deynonichous. Fatto sta che comunque in poco più di un'ora gli Shattered Hope tirano fuori un disco che, grazie all'ottima melodia, è scevra dal solito sentore claustrofobico che permea le uscite di questo genere plumbeo e funereo. I tempi ultracedenzati ed ultradilatati di "Abscence", come credo si sia ormai capito, non sono assolutamente per tutti. Pezzi come l'opener "Amidst Nocturnal Silence" (dieci minuti) o la conclusiva "The Utter Void" (diciotto minuti) metterebbero a dura prova più di un metalhead. Capolavoro del disco è comunque, a mio avviso, "Lament, in f# Minor", quasi tre minuti con una triste, ma squisitamente atmosferica, nenia di violino: il classico pezzo che fa di questo genere un qualcosa di unico, una riproposizione in musica del più nero degli animi umani.

Consiglio l'ascolto di "Abscence" solo ed esclusivamente a chi è avvezzo a tali sonorità; astenersi dunque ascoltatori casuali o "alle prime armi", specie se abituati a sonorità più "happy". Per chi è invece facente parte della prima categoria, procuratevi questo disco, mettetelo nello stereo, premete "Play" e lasciatevi trasportre in un viaggio che sprofonderà nel più intimo della vostra anima.

Track by Track
  1. Amidst Nocturnal Silence 85
  2. Viral Lie 75
  3. Enlighten the Darkness 80
  4. Yearn 70
  5. A Traitor's Kiss 75
  6. Lament, in f# Minor 95
  7. The Utter Void 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
79

 

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