Stoneman «Human Hater» (2010)

Stoneman «Human Hater» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MORO MOU »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1764

 

Band:
Stoneman
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Titolo:
Human Hater

 

Nazione:
Svizzera

 

Formazione:
Mikki Chixx :: Vocals
Mr. Fly :: Guitar
Dave Snow :: Bass, Programming
Rico H. :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
41' 48"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Di “Human hater”, ultimo disco degli Stoneman, dalla Svizzera con furore, tatuaggi e monili, si possono dire molte cose, ma non certo che sia esattamente omogeneo.
La band propone una potente miscela di gothic rock e industrial metal, in percentuali molto variabili, in certi passaggi piuttosto che in altri, con digressioni di generi distanti fra loro, tanto che è difficile dare un giudizio ai differenti episodi del disco. I nostri infatti non si fanno mancare proprio nulla. Dall’amore all’odio, dall’esaltazione feroce alla malinconia, attraversano stadi emozionali che si trovano generalmente agli antipodi, ritagliandosi uno spazio musicale variegato e composito. Mentre fra le info del gruppo si ammette: <<“Human hater” is aggression, darkness, but also sticky esthetics>>.
Ovvero, insieme a pezzi più aggressivi e visionari, testi cattivi, resi in growling e screaming, si accompagnano sonorità decisamente diverse, come nella bonustrack “No sweet november” di chiarissima matrice love-metal (Oh dio dei metallari, ti prego non fulminarmi!). Non solo, ma ci si arricchisce di nuove tinte guardando a certi arrangiamenti industrial, elettronici... ma anche melodici.
Abbandonandosi all’ascolto delle tracce mi appaiono e scompaiono in ordine sparso Murderdolls, Deathstars, Skid Row, HIM e così via, una specie di brainstorming musicale!
Gli Stoneman insomma sembrano influenzati da talune scelte sviluppatisi sulla scorta di quella corrente di commercializzazione del metallo con la quale il grande pubblico ha cominciato ad apprezzare tematiche di facile presa sulle note edulcorate dell’heavy che fu.
Ma nel nostro caso si tratta più che altro di una digressione sul carattere più presente di industrial/gothic, che ha già da tempo contaminato il metal. In ogni caso, resta da non sottovalutare la portata dell’impatto sonoro della band, di sicuro effetto.
Per l’appunto sarebbe interessante vedere gli Stoneman live, dove potrebbero esprimersi del tutto le loro potenzialità energiche.
In conclusione, si tratta di un tentativo mal celato di vendita coatta del prodotto o di un’approccio alla musica di grandissima apertura? Dopo l’ascolto di “Human hater” è questo il nodo che non riesco a sciogliere.
Ah! (sospiro) la proverbiale neutralità svizzera...

Track by Track
  1. White star 70
  2. Hope you all die soon 75
  3. Zombie zoo feat. Wednesday 13 75
  4. Rail of destruction 70
  5. Human hater 75
  6. Suicide is a suicide 75
  7. Built of anger 75
  8. Sugar mama 70
  9. Kendra comes 75
  10. Let the beast come in 70
  11. No sweet november feat. Van Velvet 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

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