Svart Vold «Spiritual Stronghold» (2011)

Svart Vold «Spiritual Stronghold» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1730

 

Band:
Svart Vold
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Svart Vold [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Svart Vold [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Svart Vold

 

Titolo:
Spiritual Stronghold

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Guido Pelizzari :: vocals
Angelo Ciardiello :: guitar
Marco Lazzarini :: gutar
Federico Cartolano :: bass, vocals
Francesco Cartolano :: drums

 

Genere:

 

Durata:

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Freschi di firma per la Buil2Kill Records e finiti sotto il (forte) braccio di Trevor, i nostrani Svart Vold portano a compimento e alla pubblicazione il loro primo album a lungo termine con la volontà di diventare una pietra miliare nel genere in Italia e, perché no, anche fuori dai confini del bel paese.
Ascoltando “Spiritual Stronghold” non è che il sottoscritto abbia effettivamente gridato al capolavoro ma devo ammettere che i nostri posseggono una discreta capacità creativa nel miscelare un pietroso thrash-death a soluzioni che ammettono in larga misura la melodia, in particolare dall’attitudine delle chitarre di interrompere il flusso di violenza dei brani e prendere il sopravvento mediante visioni altamente leggere e melanconiche fatte di arpeggi accattivanti e atmosfere che sfiorano, anche solo per un secondo, i vecchi Opeth portando il tutto ad una dimensione più originale, forse è questa la forza degli SV, più di ogni altra cosa.
Le voci cantate in growl sono abissali e profonde, inoltre alternano furia a pesantezza e risulterebbero alquanto monotone se non intervenissero voci pulite a cantare in italiano e vari screaming qua e là per offrire maggiore dinamicità ai pezzi considerando che i nostri non sembra abbiano intenzione di esagerare con putiferi ritmici derivanti dal thrash-death, tutt’altro, si mantengono quasi sempre groovy senza mai pigiare troppo sull’acceleratore; forse qualche leggera sfuriata in più non l’avrei vista male ma tutto sommato il disco riesce a convincere pur restando ancora lontano dall’essere un masterpiece.
Molto probabilmente in futuro rivedremo la band cimentarsi di nuovo in tali sonorità ma riusciranno senz’altro a generare qualcosa di ancora meglio poiché ci si può aspettare davvero molto dal quintetto in questione, ci sanno davvero fare.
Produzione eccellente, dovuta alle sapienti mani di Federico Pennazzato (fonico dei Sadist) mentre il master è stato curato da un’altra vecchia volpe, Tommy Talamanca ai Nadir Studios di Genova.
Come biglietto da visita direi che “Spiritual Stronghold” rappresenti una buona carta da giocare e le soddisfazioni sicuramente non tarderanno ad arrivare.

Track by Track
  1. 100 People 60
  2. Dead Invain 65
  3. Hanging Revolution 70
  4. Raping the Triumph 70
  5. Fired Mark 70
  6. The Final Crusade 70
  7. Invasion! 65
  8. Time for the Punishment 70
  9. Stalingrad 65
  10. My Void 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
68

 

Recensione di carnival creation » pubblicata il --. Articolo letto 1730 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Live Reports
Concerti