Symmetric Disorder «Biomechanical Nonsense Connections» (2007)

Symmetric Disorder «Biomechanical Nonsense Connections» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lord Lucyfer »

 

Recensione Pubblicata il:
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1495

 

Band:
Symmetric Disorder
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Titolo:
Biomechanical Nonsense Connections

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Michele Spalieri – voce
Danilo Tosin – batteria
Edoardo Marazzi – basso
Michele Morelli – chitarra
Fabrizio Colombo – chitarra

 

Genere:

 

Durata:
42' 16"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I varesini Symmetric Disorder si presentarono sulla scena Metal Nazionale dell’Anno Domini 2004, con un estratto di 3 pezzi per presetnare a webzine e labels il loro primo full, “Biomechanical Nonsense Connection”. All’epoca quel lavoro, anche se solo di 3 canzoni, mi colpì particolarmente e da allora aspettavo che qualcuno mettesse sotto contratto i nostri per poter poi recensire l’intero lavoro. Dopa moltissima attesa, nel 2006 è stata la francese Deadsun Records (label transalpina che ha nel proprio roster un gran numero di bands italiane. Discografici italiani, bravi!!) a credere nelle potenzialità dei deathsters lombardi. Ed ecco, dunque, che “Biomechanical Nonsense Connection” vede finalmente la luce.

Dieci le tracks proposte dai Symmetric Disorder in questa loro prima opera. Dieci pezzi in cui al Death Metal più classico si vanno ad unire svariate influenze, le quali, miscelate con sapienza, danno ai SD un sound del tutto particolare, non facilmente riscontrabile in altre bands.

La partenza è violenta e repentina, con “Ultrairon/Hyperflesh”: Death Metal senza fronzoli e diretto, come piace a me. Tutt’altra storia con la successiva “Equinox of the Parts II”, in cui un sound più melodico, accompagnato da splendidi mid tempos mostrano un altro lato della band. Proprio per non smentirsi, i SD vanno avanti così, con pezzi differenti sempre dal precedente. “Brutal”, dal sound che oserei dire Soilworkiano; “Nonsense Connections” con addirittura una splendida parte di Sax (almeno credo sia un Sax, non sono poi tanto esperto di strumenti a fiato); “Yrn’ Griush’ hh”, con un inizio spiazzante e composto poi da ottime parti acustiche, in cui Michele dimostra d’avere anche delle ottime clean vocals oltre che a un buon growl, e da sfuriate Death annichilenti: i continui cambi di tempi e sonorità fanno, a mio avviso, di questo pezzo il migliore del cd, insieme a quello seguente; “Raion of Dreams” mi ha ricordato molto da vicino i tanto amati Dark Lunacy: sarà per via di quell’intro da semi-ballad, sarà per la potente entrata del cantato (che abbinato al sound del pezzo ho subito ricondotto proprio a Mike Lunacy).. splendido poi l’inciso, con di nuovo Michele impegnato in perfette clean vocals, che spezzano la violenza del pezzo, donandogli però un aspetto ancor più magnifico; torna a farsi sentire il Death Metal più intrnasigente (anche se con una buona dose di new school) con “Inversion”: qui mi sento di dare la menzione al merito ai due chitarristi, Michele Morelli e Fabrizio Colombo, autori comunque di una grandiosa prestazione in tutto l’album (pregevoli gli assoli dal forte sapore neoclassico); tecnicismi a mille per “Abstraction of the Self”: non siamo di fronte a dei nuovi Cephalic Carnage, ma cazzo se questi ragazzi ci sanno fare; “Biomechanical Midori’s Kitchen” ci ricorda che quello che stiamo ascoltando è un gruppo Death, per cui zero spazio a influenze varie ed attacco frontale di poco meno di 3 minuti; arriva infine la chiusura, affidata ad “Equinox of the Parts II”: come volevasi dimostrare è la degna conclusione ad un cd grandioso, visto che questo pezzo, forse per la durata più lunga, è quasi da considerare un riassunto di tutte le capacità dei SD.

Allora, qui c’è qualcosa che non quadra. I Symmetric Disorder hanno avuto un album in stand by per due anni, mentre cercavano una Label che li producesse. Qui in Italia ci sono diverse Labels, grandi e non, che avrebbero ben potuto osare scommettere su questi cinque ragazzi di Varese: e sarebbe stata una scommessa vincente. Invece i Symmetric Disorder hanno dovuto aspettare due anni per far uscire un prodotto della Madonna per una Label francese. Ma cazzo fanno qui in Italia, dormono? Comunque sia un plauso alla Deadsun Records, che ha messo nel suo roster una band dal sicuro avvenire. Ed un plauso e i miei più vivi complimenti ai Symmetric Disorder: “Biomechanical Nonsense Connections” è un cd vario, mai scontato e che non annoia per tutti i suoi 42 minuti di durata.

Track by Track
  1. Ultrairon/Hyperflesh 75
  2. Equinox of the Parts I 76
  3. Brutal 74
  4. Nonsense Connections 80
  5. Yrn' Griush' hh 86
  6. Raion of Dreams 90
  7. Inversion 76
  8. Abstraction of the Self 80
  9. Biomechanical Midori's Kitchen 84
  10. Equinox of the Parts II 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 95
  • Tecnica: 98
Giudizio Finale
82

 

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