Terremoto «The Eternal Scream» (2008)

Terremoto «The Eternal Scream» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lord Lucyfer »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1550

 

Band:
Terremoto
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Titolo:
The Eternal Scream

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Danievil – voce
AngelGore – batteria
Critter – chitarra
Tremor – basso
Slumberous – chitarra

 

Genere:

 

Durata:
39' 9"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Attivi sin dal lontano 1995 e con una quindi lunga ed onorata carriera, piena zeppa di live shows e pubblicazioni, i pugliesi Terremoto arrivano al traguardo del terzo album (dopo i precedenti “Terremoto” del 1999 e “L’Inizio” del 2002, che vedeva al proprio interno il “Promo ‘96” e “Dolore Bio-Psico-Sociale”, demo del 1995).
“The Eternal Scream”, edito dall’inglese UKDivision, distribuito da Plastichead e promosso dalla Alkemist Fanatix, segue di cinque anni il fortunato MCD “Infected Reality” ed è un ulteriore passo avanti nell’estremizzazione del sound dell’act pugliese. Dal Thrashcore degli inizi, infatti, i Terremoto hanno pian piano implementato il sound con elementi Death sempre più estremi, arrivando ai giorni nostri con questo ibrido di Thrashcore e Grindcore, abbastanza difficile da riscontrare in altre bands.

Neanche il tempo di sedersi dopo aver premuto play, che la band subito parte all’attacco con “As One”, seguita senza pause da “Sextons Hasten Along” e “The Night That She Died”.. La cosa che subito si nota è che c’è sempre meno Thrash nelle sonorità dei Terremoto. Che puntano più sulla componente Death, unita a fraseggi Math (esempi lampanti sono “Tragedy”, in primis, e “Oblivion”). Si carpisce anche qualcosa che ai più potrebbe ricordare, giusto per fare un nome, gli Infection Code: saranno alcuni effetti vocali usati dai nostri.
Attimo di pausa con “Through The Void”, per poi lanciarci a capofitto nella seconda e conclusiva parte dell’album, con altre cinque killer tracks, con l’adrenalinica “Nameless” sugli scudi.

Un disco che ai più puristi potrebbe far storcere il naso, ma che può certamente fare la felicità di chi predilige sonorità più sperimentali e ricercate. Una delle bands che più sono riuscite ad emergere dai meandri dell’Underground nostrano. I complimenti ai terremoto dunque, per un album come questo “The Eternal Scream”, privo i qualsivoglia punto debole.

Track by Track
  1. As One 68
  2. Sextons Hasten Along 67
  3. The Night That She Died 68
  4. Tragedy 65
  5. Oblivion 66
  6. Through The Void 67
  7. Self-Control 67
  8. God Bites 66
  9. Suicide 68
  10. Nameless 70
  11. Last Gate 68
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 68
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
69

 

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