The Dead Lay Waiting «We Rise» (2009)

The Dead Lay Waiting «We Rise» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Burning Soul »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1227

 

Band:
The Dead Lay Waiting
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Titolo:
We Rise

 

Nazione:
Inghilterra

 

Formazione:
Luke Apocalypse Vocals
James Mackellar Still Guitars, Vocals
Ben Connett Guitars
Tom Shrimption Drums
Azz Willoughby Bass, Vocals

 

Genere:

 

Durata:
44' 22"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

D' istinto, appena aver visto le loro foto, il myspace, mi son detto ' Ecco quai compagni di giochi dei bring me the horizon' . Frangettone, Meshes e fezze colorate fanno sembrare questi ragazzi usciti dall' ultima festa emo più figa della città... Ma qui l'abito non fa il monaco ( o meglio, l' emo).Già dalla prima traccia si capisce da quale scuola provengono questi cinque ragazzi inglesi : un death - metal core veloce e violento. Riffs di chitarra che imperversano nelle canzoni a squarciare le parti melodiche per poi cambiare di nuovo e tornare ad acquietarsi, la batteria che si esibisce in veloci blast per poi mostrarsi in piacevoli intermezzi più soft e tecnici che si faranno apprezzare anche da chi metterebbe Core come suffisso a qualsiasi tematica o genere .La voce è riesce a calarsi bene nelle parti più rabbiose o melodiche, risultando convincente e amalgamandosi bene con gli strumenti ,il songwriting risulta quindi accurato e ben pianificato,donando al tutto un sound di ottimi livelli e omogeneità ad ogni singolo pezzo di questo 'Rise' . L'unico e aihmè grande cruccio di questo album è che in sotanza è un buon disco metal core, ma niente più di quello. C' è ormai questa tendenza a creare gruppi di ottimo livello tecnico (come questi The Dead Lay Waiting) ma che sembrino, per lo stesso fenomeno che porta i salmoni a risalire i torrenti, a poter trovare ' ossigeno ' solamente nel fare quello che già altri mille gruppi hanno fatto prima di loro, trovandosi allineati senza possibilità di fuga, a quelle bands che piuttosto di cercare una linea sperimentale, preferiscono rimanere legati a sonorità già percorse, e quindi, più fruibili al mercato. Platone diceva che una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta, è quindi anche vero che una band che non ricerca nel sound una propria strada stà perdendo del tempo (cosa probabilmente non vera per questi inglesi, che comunque vadano le cose, piaceranno), vedremo se con i prossimi lavori non mi lasceranno in bocca quel sapore stantio di già sentito.

Track by Track
  1. Anxiety 75
  2. 50S 75
  3. Ill' Hunt You Down 80
  4. You Look Better When You Are Dead 75
  5. What We' ve Done 70
  6. Set Me Free 75
  7. We Rise 70
  8. Just In Time 75
  9. We Stand As One 75
  10. The Last Stand 70
  11. I Will Return 70
  12. Show Your Worth 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
74

 

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