Watch Me Bleed «Kingdom» (2012)

Watch Me Bleed «Kingdom» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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1220

 

Band:
Watch Me Bleed
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Titolo:
Kingdom

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Chris Rodesn :: Vocals
Alex Gindu :: Vocals
Markus Pohl :: Guitar
Marco Modl :: Bass
Steffen Theurer :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
48' 44"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ritornano i teutonici Watch Me Bleed. Ci avevano lasciato un bel ricordino con il precedente “Souldrinker” (2009) e ora eccoli qui con un altro studio-album che sta facendo già il giro del pianeta. Molti ne parlano in modo assolutamente entusiasta e molti altri no ma la verità sta sempre nel mezzo ed ora scendiamo nei particolari dell’ultima fatica del gruppo di Baden-Württemberg.
Il modo di interpretare questo Thrash/Death/Groove Metal è piuttosto atipico avendo tra le fila ben due figure dietro al microfono (Rodesn e Gindu) ed il loro gran lavoro alle corde vocali paga bene, soprattutto se consideriamo il fatto che i rimanenti tre musicisti ci danno dentro come matti macinando composizioni fortemente granitiche, massicce, a tratti forse un po’ ridondanti ma mai banali e soprattutto sorrette da una produzione ottimale che lascia incrementare l’eccezionale dote tecnica generale fatta di momenti groovy, soventi attimi di rallentamento, visioni più tranquille e tendenti ad una melodia quasi crepuscolare e, che vi piaccia o no, anche del romanticismo. Quest’ultimo è ben espresso nei due interludi piuttosto anomali nei quali, in mezzo a tanta furia, compaiono due timidi e brevi intromissioni di pianoforte e archi (rispettivamente “Blackest Of The Black” e “A Question Of Honor”) che mi hanno lasciato piuttosto sorpreso. C’è del cuore nella musica dei WMB e non siamo di fronte ai soliti ragazzoni “tutto chiacchiere e distintivo”, qui le cose sono state fatte con cognizione di causa e non posso che essere ben contento di aver avuto tra le mani un disco moderno sì, mediamente originale, commercialmente valido e nello stesso tempo favorevole a innesti che arrivano addirittura a sfiorare il Gothic Metal (seppure in modo chiaramente semi-accennato).
I growls sono abissali e profondissimi e ben riescono a rappresentare tutta l’epicità generale che è alla base del platter, del resto è sufficiente dare una veloce occhiata alla copertina per rendersi conto delle attitudini dei Wath Me Bleed ma ai nostri piacciono molto anche gli assoli al fulmicotone e per fortuna hanno un Markus Pohl che con la chitarra ci sa fare come pochi, stesso discorso vale per Steffen Theurer che tiene il tempo come un metronomo e utilizza sapientemente giochi di doppio pedale convincenti.
In sostanza posso consigliarvi di ascoltare tutto ciò. E’ un album discreto.

Track by Track
  1. The Rising Tide (Intro) 65
  2. The World Stops Moving 65
  3. Here Come The Red 70
  4. War Calls Us 75
  5. Blackest Of The Black (Interlude) 75
  6. Kingdom 85
  7. Rack The Slide 70
  8. Death And Pain 80
  9. A Question Of Honor (Interlude) 70
  10. Judgement 75
  11. Sons Of Fenris 70
  12. From Down Below 70
  13. Let Them Try 70
  14. Will You Stand With Me (Outro) 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
73

 

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