AA.VV. «Assalto all'Arma Bianca - Vol.1» (2003)

Aa.vv. «Assalto All'arma Bianca - Vol.1» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Riccardone »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2564

 

Band:
AA.VV.
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Titolo:
Assalto all'Arma Bianca - Vol.1

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:

 

Genere:

 

Durata:
49' 10"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2003

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Encomiabile iniziativa quella di autoprodurre un album di 9 tracce appartenenti a 9 gruppi dell’underground metal italiano. Una compilation tutta made in Italy volta a mouvere un po’ le acque in un paese che tutto valuta tranne il Metal.
Già dalla prima traccia “Dentro di me” i Distruzione ci ricordano un po’ qualcosa tipo i Meshuggah e Fear Factory allo stesso tempo. Non mancano i cambi di tempo ed i riff stoppati. Stesso discorso vale per la seconda traccia “Il funambolo” degli S.R.L. in cui si ha un provocante attacco di doppia cassa magistralmente eseguito da un metronomo umano. L’aggancio tra i due pezzi quindi è ottimo nonostante si tratti di una compilation di diversi generi. La terza traccia infatti spazia su aree più power, stiamo parlando di “Aurea2” degli Auticada, non veloci, ma efficienti, con sapori Labirinteggianti e Satrtoverieggianti… Seguono i Juglans Regia con “Crepe” che ritorna su un genere un po’ più Dark Tranquillity. Si ritorna quindi al Brutal con “Vortice” dei Captura, pezzo in cui “l’ululato stentoreo iniziale che deflagra in un impeto di note sembra quasi tuonare l’arcaico spasmo del Metal…” . Proseguendo sulle zone Death si arriva ad ascoltare “manifesto” degli Zorn, in cui le sonorità si fanno più dark e le chitarre si liquefanno. L’atmosfera si rianima con “Chi parla di più” degli Essenza, un inno alla chitarra, un pezzo che inizia con un solo veloce di entrambe le chitarre per giungere ai power chord d’accompagnamento per una voce priva di effetti e, per certi versi, troppo pulita … I IV Luna ci portano su atmosfere quasi New Age con i loro “Germogli”, il brano inizia infatti con un arpeggio di chitarra pulita molto, molto tranquilla fino a circa 2 minuti in cui esce l’anima Metal del gruppo. Infine gli Almavenus chiudono l’album con “supernova” che tutto è tranne che un’esplosione di una supernova, in quanto anche in quest’ultimo pezzo si parte con una intro all IV Luna per poi proseguire su un treno rockeggiante.
Nel complesso quindi il disco è buono, bisogna infatti ammirare lo sforzo di tutti i partecipanti. Le sonorità sono ottimamenti curate sulle prime traccie per poi andare a scemare verso le ultime, comunque state attenti al secondo volume in arrivo...

Track by Track
  1. Distruzione – Dentro di me 75
  2. S.R.L. – Il Funambolo 80
  3. Auticada – Aurea2 75
  4. Juglans Regia – Crepe 80
  5. Captura – Vortice 70
  6. Zorn – Manifesto 65
  7. Essenza – Chi parla di più 65
  8. IV Luna – Germogli 65
  9. Almavenus – Supernova 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
73

 

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