Scheletro «Un Feto Schiacciato Senza Tre Falangi» (2022)

Scheletro «Un Feto Schiacciato Senza Tre Falangi» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Sabba Maledetto »

Recensione Pubblicata il:
17.07.2022

Band:
Scheletro

Titolo:
Un Feto Schiacciato Senza Tre Falangi

Nazione:
Italia

Formazione:
Lo Scheletro, voce
Hell Nenni, chitarra
Fitz Ravik, basso
Senzafaccia, batteria

Genere:
Crust Metalpunk

Durata:
20' 0"

Formato:
CD

Data di Uscita:
20.09.2022

Etichetta:
Time To Kill Records

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Anubi Press

Recensione

Sono passati ormai quattro anni da quando gli Scheletro, punk metal band di Roma, hanno pubblicato il loro album Farfalle dentro al vomito, un rigurgito di odio e nichilismo che ad ascoltarlo evoca lo stesso senso di disagio che opprime i membri del gruppo.
Avevo già avuto esperienza con i lavori degli Scheletro e ricordo di essere rimasto immediatamente soddisfatto dalla loro musica aggressiva, marcia, viscida e palesemente antisociale, perciò è per me un grande onore recensire per Metalwave questo loro nuovo disco appena uscito.
Un feto schiacciato senza tre falangi è la nuova fatica degli Scheletro, un lavoro che merita davvero di essere promosso a pieni voti grazie ad un sound simile a quello adottato nel disco precedente in cui sono stati aggiunti molti elementi che lo rendono, senza altri giri di parole, perfetto!
La chitarra è tagliente, meschina e decisamente lercia, con riff sparati ad una velocità spiazzante e note che feriscono l’aria intorno, mentre brevi ma armonizzati assoli interrompono ogni tanto questa mattanza dando un ulteriore arricchimento alle sonorità degli Scheletro, di cui Farfalle dentro al vomito ne era sprovvisto.
Forte, decisa e sporca è la batteria, che viene suonata con una cattiveria e una furia in perfetto stile del punk prodotto negli anni ’90; una feroce scarica di rullate sprigionate senza alcuna esclusione di colpi.
Concludiamo con la voce de Lo Scheletro: è grezza, graffiante e putridissima in perfetta sintonia con l’autentico punk schiaffato fra i vicoli più disagiati di una metropoli anche se, a differenza del precedente lavoro, questa volta risulta più intonata, con “vocals” più pulite e melodiche palesando una notevole evoluzione stilistica nel suo cantato.
Un concentrato di anarchia, disfattismo e antisocialità: con questo nuovo disco gli Scheletro sono riusciti a dare voce a tutto il loro disagio esistenziale urlando il loro odio interiore contro un mondo ipocrita, conformista, che falsamente promuove valori e modelli comportamentali apparentemente giusti e corretti ma che alla radice si rivelano meri metodi di controllo sociale attraverso un burocratico apparato di propaganda. Null’altro da aggiungere: con gli Scheletro è proprio il caso di dire che il “punk non è ancora morto”!