Godwatt «Vol. III» (2022)

Godwatt «Vol. Iii» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Tusk »

 

Recensione Pubblicata il:
15.02.2023

 

Visualizzazioni:
714

 

Band:
Godwatt
[MetalWave] Invia una email a Godwatt [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Godwatt [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Godwatt [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Godwatt

 

Titolo:
Vol. III

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Moris Fosco: Guitar, Voice, Fx
Mauro Birdman: Bass
Jacopo Granieri: Drums

 

Genere:
Stoner / Doom Metal

 

Durata:
41' 22"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.12.2022

 

Etichetta:
Time To Kill Records
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Time To Kill Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Time To Kill Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Anubi Press
[MetalWave] Invia una email a Anubi Press [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Anubi Press [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Anubi Press

 

Recensione

La prima impressione è stata che è una band con le idee molto chiare e con una direzione precisa.
L’album, di 7 brani, si apre con “Signora Morte”. Una opener di tutto rispetto con carattere. Il trio, con l’aiuto di alcune sovraincisioni di chitarra acquisisce subito un sound ben preciso che si mantiene per tutto l’album. I suoni di chitarra sono piacevoli così come i riff. Apprezzo molto il suono “nature” del rullante. Il cantato, in italiano, ha delle linee vocali che, soprattutto su “Sepolta”, mi ricordano le ending vowels alla James Hetfield.
Sappiamo tutti quanto sia difficile in questo genere (e tutte le diramazioni del hard rock e Metal) trovare le giuste parole in italiano essendo una lingua senza, o quasi, parole tronche. Infatti, ad un primo acchito sembra tutto molto strano, ma ci si abitua subito grazie a un bel sostegno strumentale. Apprezzo l’evitamento dell’auto-tune sulla voce, ma avrei preferito una catena di effetti diversa, soprattutto per quel che riguarda compressione. Alcuni riff e andamenti di basso e batteria mi riportano la memoria ad alcuni brani dei Crowbar.
La traccia più riuscita a mio avviso è “Croce”. I cori in M1 vowels di sottofondo sono la ciliegina sulla torta. Spero che dal vivo possa rendere come sull’album. cosa che un pò mi preoccupa essendo loro un trio. Per avere tutta questa atmosfera data dagli overdubbing di chitarra e di voci o usano delle sequenze, che rischiano però di distruggere la genuinità del playing, o forse potrebbe avere meno impatto, ma spero di andarli ad ascoltare presto dal vivo.
L’influenza dei Black Sabbath più si va avanti nell’ascolto e più si fa viva.
Mi sarebbe piaciuto molto sentire su "Delirio" il ripetersi del canone dettato dalla parola stessa più volte.
In generale la produzione mi sembra ottima, forse avrei gradito alcune chitarre meno sature in alcuni specifici momenti delle canzoni. L’album si fa ascoltare con piacere. Unica pecca, a mio avviso, è che con "Oscura", traccia numero 5, con la durata di 7'43" si allenta il tiro. A maggior ragione che l'album dura 41 minuti circa, avrei preferito 2 canzoni più brevi a discapito di una di quasi 8'. Direi tra le band emergenti che ho ascoltato recentemente, i Godwatt è sono una di quelle che preferisco ad oggi.

Track by Track
  1. Signora Morte 75
  2. Sepolta 75
  3. Croce 85
  4. Delirio 80
  5. Oscura 70
  6. Non Ritornerai 65
  7. Lamenti 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Tusk » pubblicata il 15.02.2023. Articolo letto 714 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.