Azer vs UnleashHell «When Globes Of Fire Unite In Hell» (2005)

Azer Vs Unleashhell «When Globes Of Fire Unite In Hell» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lord Lucyfer »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
891

 

Band:
Azer vs UnleashHell
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Titolo:
When Globes Of Fire Unite In Hell

 

Nazione:
Italia/brasile

 

Formazione:
AZER:
Andrea Donato - voce
Alessandro - chitarra
Lorenzo - batteria
Maurizio - basso

UNLEASHHELL:
Alex Warfrost - voce, chitarra, basso
Joao Paulo - batteria

 

Genere:

 

Durata:
29' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Secondo lavoro per i romani Azer, dopo il demo “The Long And Furious Ride” del 2003. questa volta la monolitica band Black/Death capitolina è alle prese con uno split cd con i brasiliani UnleashHell, e devo dire che dallo ‘scontro’ ne esce fortemente vincitrice.

I tre pezzi degli Azer, infatti, risultano essere decisamente superiori a quelli del combo brasiliano, forti di un sound dal sapore Belphegoriano, con delle stizzatine d’occhio, qua e là, a suoni anche più melodici, di chiara matrice swedish.

Un netto punto di forza del gruppo romano è senza dubbio la sezione ritmica, formata da Lorenzo alla batteria e Maurizio al basso: i nostri son capaci di tirar su un muro sonoro a dir poco imponente, come, un esempio su tutti, in “Kvltvs Ov Hystrion (Death To World)”. Manco a dirlo, comunque, ottime le prove anche del chitarrista Alessandro e del vocalist, Andrea Donato, a proprio agio sia col cantato growl che con lo screma. Highlight degli Azer, comunque, è certamente “Zealots Of Disorder”, un perfetto mix di violenza e tecnica.

Dei brasiliani UnleashHell, ad essere sincero, so poco o nulla (il link al sito che c’è sul promo non si apre), se non che la band è formata da due elementi, Alex Warfrost, che si occupa delle parti vocali e quelle di basso e chitarra, e da Joao Paulo (no, non l’ex attaccante del Bari) alla batteria. I pezzi presenti, tre come per gli Azer, ci mostrano una band dall’eccelsa tecnica, che riesce, in un singolo pezzo, a passare da sfuriate invereconde a moneti molto più lenti e riflessivi. Il problema è che il primo ed il terzo pezzo, nella fattispecie “Locus Horrendus” e “Warriors Of The Wind” sono trooooppo lunghi. Difatti, detto in tutta sincerità, un po’ mi sono abbastanza rotto di sentirli. Resta “When The Immortals Ride” che risulta, in effetti, il migliore dei tre, e non solo per la durata contenuta.

Un buon ‘allenamento’ per gli Azer in vista del promo-cd Oderint Dum Metuant (che spero di poter recensire a breve). I pezzi tirano che è un piacere e, avendoli visti anche live, posso dirvi che in concerto risultano pure migliori. Non posso che promuovere a pieno gli Azer per il loro lavoro. Per quanto riguarda gli UnleashHell… Beh, carini, ma alla lunga possono risultare decisamente noiosi.

Track by Track
  1. Azer: In Burning Pride 78
  2. Azer: Kvltvs Ov Hystrion (Death To The World) 80
  3. Azer: Zealots Of Disorder 85
  4. UnleashHell: Locus Horrendus 60
  5. UnleashHell: When The Immortals Ride 68
  6. UnleashHell: Warrior Of The Wind 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 78
Giudizio Finale
72

 

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