Semi Infermità Mentale «Sul Riso e La Follia» (2006)

Semi Infermità Mentale «Sul Riso E La Follia» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Barbaro »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
3010

 

Band:
Semi Infermità Mentale
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Titolo:
Sul Riso e La Follia

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessandro Esposito Voce, Oboe
Luigi Battaglini - Chitarra elettrica/acustica, Cori
Fabrizio Felici - Chitarra elettrica/acustica, Cori
Luca Arcangeli Conti - Basso
Dario Valocchi - Tastiere, Pianoforte
Paolo Cittadini - Batteria, Percussioni

 

Genere:

 

Durata:
46' 38"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Semi Infermità Mentale nascono nel 1999 e crescono nel 2005 quando la formazione si assesta e le idee cominciano a prendere forma di musica propria. Musica con una particolarità rara: l'uso della lingua italiana, e talvolta greca, per cantare su parti metal progressive. Non è mai stato un mistero che la nostra lingua abbia una musicalità dolce e penetrante; se ne erano accorti anche i Rolling Stones quando ci omaggiarono con il pezzo “Con Le Mie Lacrime” versione italiana di “As Tears Go By”, ed anche i Manowar, chi non ha avuto la pelle d'oca sul “Nessun Dorma” di Eric Adams? Molte sono anche le realtà odierne ma rare quelle che utilizzano il progressive per realizzarle. Il gruppo spoletino è una di queste realtà e la resa è superba.
Sul Riso e la Follia è una sorta di concept basato su un trattato medico attribuito a Ippocrate. La stessa cover è parte integrante dell'opera, la grafica fa sviluppare il moderno dall'antico dimostrando che i temi trattati hanno continuità e attualità.
Dopo una breve intro il primo pezzo “Non Posso Arrendermi” fa subito intuire chi sono i padri del gruppo: senza dubbio gli Iron Maiden, ma anche gli Angra e il gruppo progressive per antonomasia: i Dream Theater, i Semi Infermità Mentale ne traggono il meglio e ne rendono originale e fresca la loro musica. Non posso non pensare alla stupenda Stairway to Heaven quando ascolto L'ultima Speranza, il pezzo ha un sentore poetico e tale livello rimane per tutto l'album. Il primo vero e puro pezzo progressive è Goccia di Vita: La Scelta, tempi piano forti e tecnica, come legge vuole. Di sicuro uno dei miei preferiti. Goccia di Vita: Nella Tua Mente è una bellissima e trascinante strumentale, amarcord e visioni oniriche...
E' in Prima che Mi Tutto Cambi che Alessandro dà piena prova delle sue capacità canore come in una sorta di evoluzione. Quasi psichedelico Mistificazione.
Inizia con un arpeggio orientaleggiante Uomo Destino e anche il groove ha un sentore esotico, il pezzo è diviso in tre parti distinte ma correlate, la chiusura è data da un'ulteriore splendida performance di Alessandro.
La title track è una suite divisa in tre parti, senza dubbio è la più articolata e completa dell'album, è il pezzo più maturo: la giusta evoluzione della parte tecnica e artistica. Qui, di nuovo, si sente molto la componente genetica proveniente degli Angra, tutti gli strumenti la fanno da padrone senza che il protagonismo di uno oscuri l'altro, voce compresa.
Il disco è per tutti, non solo per i progghettari o i maniaci del tecnicismo, io non sono tra questi eppure ne sono rimasto affascinato, soprattutto nella parte finale che invito ad ascoltare senza pensare ad altro. Non saprei che ulteriori indicazioni dare...
Di sicuro va premiato il coraggio di questo gruppo che ha azzardato su un campo arido, come quello della cultura musicale italiana con un genere tutt'altro che commerciabile e usando una lingua snobbata da molti, anche dagli stessi italiani. Se il buon giorno si vede dal mattino...

Track by Track
  1. Abbrivio 60
  2. Non Posso Arrendermi 75
  3. L'Ultima Speranza 70
  4. Goccia di Vita - La Scelta 80
  5. Goccia di Vita - Nella Tua Mente 80
  6. Prima che Tutto Mi Cambi 75
  7. Mistificazione 70
  8. Uomo Destino 75
  9. Sul Riso e la Follia 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

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