Walnut Tree «Lie» (2023)

Walnut Tree ĞLieğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
30.12.2024

 

Visualizzazioni:
79

 

Band:
Walnut Tree
[MetalWave] Invia una email a Walnut Tree [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Walnut Tree [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Walnut Tree [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di Walnut Tree [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Walnut Tree

 

Titolo:
Lie

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sara Maiorano :: Vox
Michele Meoli :: Guitar, Vox
Michele Perugini :: Bass
Patrizio Petriella :: Drums

 

Genere:
Alternative Metal

 

Durata:
26' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.10.2024

 

Etichetta:
Overdub Recordings
[MetalWave] Invia una email a Overdub Recordings [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Overdub Recordings [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Overdub Recordings [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di Overdub Recordings [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Overdub Recordings

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non male in sé ma anche abbastanza derivativo il disco di debutto dei Walnut Tree chiamato “Lie”, che condensa 7 brani per appena 26 minuti e mezzo di musica a metà tra il nu metal e l’alternative, che rimbalza costantemente tra le marcate influenze di Lacuna Coil post-Karmacode, Guano Apes (specialmente all’inizio del disco) e qualcosa dei Korn nei momenti più ombrosi e dei Linkin Park nell’ultimo brano.
Queste influenze sulle prime intralciano un po’ l’ascolto dell’album in effetti, visto che la opener “Fuckoff” è molto un brano nu metal generico, senonché avviene la marcia in più della voce femminile che fa virare un po’ le coordinate sonore sui Lacuna Coil, pur continuando a non suonare chissà quanto originale. La verità sul sound dei WT tuttavia emerge di più nei brani successivi, con la voce femminile di Sara a essere molto più presente, e per un sound che va virando nettamente più sulla band capitanata da Cristina Scabbia, per un risultato invero tanto che non riesce a scrollarsi di dosso le proprie influenze, quanto piacevole. Perché va detto che comunque i WT sono convinti, e dove mancano di originalità sopperiscono con l’attitudine nel cantato, con Sara che nel terzo e nel quarto brano non si fa problemi e canta a tonalità più alte e energiche, conferendo spessore ai brani. Poi certo, a volte come in “Ordinary mistakes” tende a strafare e a cantare fin troppo sopra le righe, ma perlomeno il risultato c’è, anche se penalizzato da una resa sonora un po’ confusa che sbatte fin troppo la voce in primo piano, offuscando un po’ gli altri strumenti e quasi non facendoli respirare. Con una produzione un po’ più ridimensionata, secondo me gli ultimi due brani rendevano in doppio.
In conclusione, “Lie” dei Walnut Tree non è male, ma ha anche dei difetti, principalmente riassumibili in poca originalità e una certa tendenza all’oversinging che rende i brani un po’ pretenziosi, ma comunque il potenziale c’è, anche se la macchina va settata un po’ sotto tanti punti di vista. Se siete dei fans dei Lacuna Coil dell’epoca alternative e non disdegnate anche il nu metal, date una chance a “Lie” dei Walnut Tree.

Track by Track
  1. Fuckoff 60
  2. In my world 65
  3. Crucify my wings 70
  4. Feel it in my veins 70
  5. Lie 65
  6. Ordinary mistakes 65
  7. Blackout 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 30.12.2024. Articolo letto 79 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Concerti
  • 27 Mar. 2025 Gorgoroth + Aeternus + Death Rattle + Archaic @ "Audiodrome Live Club", Moncalieri (TO)