Baratro «The Sweet Smell of Unrest» (2024)

Baratro «The Sweet Smell Of Unrest» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
09.01.2025

Band:
Baratro

Titolo:
The Sweet Smell of Unrest

Nazione:
Italia

Formazione:
Dave Curran :: bass, vocals
Federico Bonuccelli :: guitar, vocals
Luca Antonozzi :: drums

Genere:
Noise / Post-Hardcore / Sludge

Durata:
39' 0"

Formato:
CD

Data di Uscita:
02.02.2024

Etichetta:
Improved Sequence Records

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Purple Sage PR

Recensione

Davvero molto bello questo primo disco dei Baratro, progetto di un trio in parte italiano e con al basso e alla voce Dave Curran dei noti Unsane. Il genere proposto? Un mix di sludge e noise rock distruttivo.
Questa definizione musicale è evidente sin dal primo brano, che suona molto astratto, stralunato e volutamente non melodico, eppure con un groove coinvolgente per tutta la durata del brano, cosa che avviene anche in “Day dirt”, il tutto su di una qualità sonora altrettanto volutamente sfocata, confusa e rumorosa quasi fosse un rehearsal un po’ ripulito. Da qui in poi, tuttavia, il sound dei Baratro va lambendo diverse sonorità, passando dal sound più ieratico sulle prime e poi cangiante di “The bad…”, passando per il noise rock di “Don’t look at me”, fino al caos noise rock di “It’s all your fault Timmy”, concludendo con la (come da titolo) nervosa e cantilenante “Nervous wreck”, finendo per il doom di “Glutton”, un brano che dura 7 minuti o quasi senza neanche che te ne accorgi. Finisce l’album, e ciò che sembrava un ascolto duro e difficile, si rivela in realtà qualcosa che scorre liscio come l’olio, come se alle asperità del sound ci si abitua, e poco importa che ci sono alcuni episodi meno a fuoco, come l’eccessiva ripetitività di “Pope of dope” o una “Grotesque” con dei riffs mica tanto riusciti: i punti salienti di questo disco battono di gran lunga quelli negativi appena descritti, e hanno i propri highlights in “Don’t look at me, I’m hideous” perché riesce ad essere una buona sintesi del sound dei Baratro, nonché la conclusiva “Glutton”, che con poche note sa farti gelare il sangue.
Insomma: ottimo disco e anche ottimo modo per addentrarvi al noise rock. Se intendete farvi una cultura di questo genere musicale, il debut album dei Baratro fa proprio al caso vostro e non è necessario cercare altrove.