Dawn of a Dark Age «Transumanza» (2023)

Dawn Of A Dark Age «Transumanza» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
12.02.2025

 

Visualizzazioni:
120

 

Band:
Dawn of a Dark Age
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Titolo:
Transumanza

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Vittorio Sabelli :: narrator, clarinet, bass clarinet, guitars, bass, accordion, backing vocals
Emanuele Prandoni :: vocals
Alessandra Santovito :: female vocals
Diego 'Aeternus' Tasciotti :: drums

 

Genere:
Iconoclastic Avantgarde Black

 

Durata:
43' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
08.12.2023

 

Etichetta:
My Kingdom Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Con il nuovo “Transumanza”, gli ormai noti Dawn of a dark age si staccano in maniera praticamente definitiva dal black metal, e vanno ad approdare in un songwriting tutto loro, definibile come pagan folk metal, ma dove al suo interno convivono tranquillamente alcuni rimasugli black metal che si rifanno a certi Dissection nella title track, passaggi di clarinetto e di fisarmonica, voci femminili che danno la marcia in più all’album, e un feeling mediterraneo che rendono “Transumanza” un album vincente.
Confusi dalle influenze nominate per descrivere il sound di questo disco? Lo credo bene, ma incredibilmente, il tutto funziona a gonfie vele e si fa ascoltare alla perfezione, e se non ci credete non vi resta che dare un ascolto a quest’album, che condensa le influenze nella title track e in “I regi tratturi”, mentre sfoga di più le influenze metal nella probabilmente migliore di tutte “Il gran tratturo magno”, che comunque per cangianza sonora espone anche le influenze prog dei Dawn of a Dark Age, e se il brano conclusivo suona come una conclusione ritualistica ma non oscura, è “Cantico tra cielo e mare” a far notare l’influenza più mediterranea del disco, che va a suonare simile a qualcosa degli Ecnephias del mai troppo osannato “Inferno”. Difetti? Mah, forse la voce narrata gracchiante suona un po’ cliché e francamente avrei preferito una soluzione alternativa, ma possiamo sbattercene. Con buona pace di menestrelli, amenità medievali e strumenti folk che suonano come tanti altri brani, per me la strada giusta per il futuro del pagan folk metal passa da questo “Transumanza”. Non sono spesso così estasiato dall’ascolto di un album, ma qui secondo me s’è fatto un jackpot. Disco da sentire imprescindibilmente se siete amanti delle sonorità più pagan.

Track by Track
  1. La scasata - Intro S.V.
  2. Transumanza 85
  3. Preghiera Pagana (dell'Abbandono) - Intermezzo S.V.
  4. Il gran tratturo magno 85
  5. Cantico tra cielo e mare 85
  6. I regi tratturi 85
  7. Preghiera Pagana (del Ritorno) 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
84

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 12.02.2025. Articolo letto 120 volte.

 

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