Goad «Titania» (2023)

Goad «Titania» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
12.02.2025

 

Visualizzazioni:
57

 

Band:
Goad
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Titolo:
Titania

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Maurilio Rossi :: All instruments

 

Genere:
Progressive Rock

 

Durata:
1h 17' 11"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.10.2023

 

Etichetta:
My Kingdom Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non me ne voglia Maurilio Rossi, veterano leader dei Goad che ci propone questo sedicesimo album, ma per me “Titania” è un disco molto interessante sulla carta, ma pesantemente danneggiato all’ascolto da una realizzazione e una qualità sonora che francamente mi lasciano molto perplesso.
Infatti, “Titania” si rivela abbastanza bene nei suoi primi tre brani: possiede delle intuizioni melodiche e dei crescendo notevoli all’interno dei brani di evidente matrice prog e molto lontani dalla forma canzone, eppure tutto suona quasi realizzato alla buona, con una batteria talmente minimale e che accompagna passivamente gli altri strumenti da sembrarmi una drum machine (d’altronde le informazioni ricevute per questo disco io non le ho ricevute), e una scelta dei suoni molto strana, dove tutto suona appiattito e smorto, e questo nonostante le idee musicali siano presenti. Ne sia un esempio la doppia voce di “One night like another”, che dovrebbe creare un momento di pathos, e ci riuscirebbe se il sound non fosse così sciatto. Menzione particolare per il brano che forse è il più danneggiato, ovvero “To one who has”, dove gli strumenti suonano tutti finti o con code tagliate, con l’eccezione della voce e delle chitarre acustiche.
Per questo motivo, è molto facile per me distrarsi all’ascolto di questi 77 minuti di “Titania” dei Goad, e non è una questione di stile musicale ostico e ricercato: è proprio che secondo me questo disco ha una realizzazione che trovo assolutamente non competitiva, e che distrugge molta della sostanza musicale dell’album. Facciamo che è colpa mia? Vogliamo anche fare che la qualità sonora è voluta così? Sarà, ma per me la realizzazione modesta del disco è palese, e a dirla tutta mi suona come una pre-produzione, nel migliore dei casi. Qualunque sia la verità, scusate ma io passo.

Track by Track
  1. Upon A Little Hill 55
  2. Let Fly To The Sun 50
  3. You Say You Love Me 55
  4. To One Who Has 50
  5. Who Sent Me Some Roses 55
  6. One Night Like another 55
  7. Sea bird - Intermezzo S.V.
  8. To, I Can't Speak Or Think 50
  9. Beauty Is Pain - Fair Attitude 55
  10. Beauty Is Pain - Away away 50
  11. Beauty Is Pain - Generation waste 50
  12. Beauty Is Pain - Walking dream S.V.
  13. Beauty Is Pain - Taking dream 55
  14. Beauty Is Pain - Fill for me 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 20
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 50
Giudizio Finale
54

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 12.02.2025. Articolo letto 57 volte.

 

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