AA.VV. «The Army of Chaos» (2007)

Aa.vv. «The Army Of Chaos» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
945

 

Band:
AA.VV.

 

Titolo:
The Army of Chaos

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sturmkaiser:
Svafnir :: Vocals
Kirion :: Guitars

Vidharr:
Thyranos :: Vocals
Moerke :: Guitar
Reim :: Guitar
Andras :: Bass
Fo :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
38' 15"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Tramite la War Arts productions esce uno split interessante di due band Black metal italiane che stanno cercando di salire alla ribalta dall’underground: si tratta dei romani Vidharr e dei chietini Sturmkaiser; i primi autori di un Black Metal di stampo “nordico”, gelido e abbastanza minimalista, e i secondi che invece propongono un Black più strutturato e potente.
Il cd inizia proprio con gli Sturmkaiser, che propongono un pezzo inedito (“Algiz”), tre rifacimenti di altrettanti brani già comparsi nella loro precedente discografia, e un outro (“The army of chaos”). A giudicare dall’unico pezzo inedito, pare che gli Sturmkaiser stiano cambiando rispetto al loro debut album: il loro sound sembra un po’ più maturo e mostra anche più originalità, caratteristica finora un po’ latitante nella musica dei Chietini. Per quanto riguarda gli altri brani: ben ideato il rifacimento di “With honour”, una canzone presente sul loro demo ma afflitta da un suono deficitario, mentre “Craven” e “Sturmkaiser” non portano granché di nuovo. Poco importante l’outro, anche se non brutto. In definitiva lo Sturmkaiser side non presenta pecche, tuttavia a causa della scarsità di materiale nuovo che gli Sturmkaiser hanno proposto può solo essere interpretato come un capitolo interlocutorio della loro discografia.
Il “Side Vidharr” invece presenta tre brani inediti, ed è per questo che ho apprezzato di più questo gruppo, in questa release. Anche i Vidharr sembrano essere cambiati: dopo un demo che sinceramente non ho apprezzato in quanto troppo stilizzato, povero di idee, e composto fondamentalmente di solo due pezzi veri e propri, ora anche i cinque Romani hanno trovato una loro via, costituita da brani medio lunghi e da riff abbastanza minimalisti, per un risultato che aderisce ai canoni del tipico “True Black Metal”, cioè senza fronzoli né compromessi, senza però riproporre un piattume che di originale non ha niente. Tra i tre pezzi, direi che i migliori mi sono sembrati il duo iniziale “Cold sickness” e “A path through the storm”, mentre trovo meno riuscita la conclusiva “Decay till extinction”, con un inizio che risalta di meno, e con un finale forse troppo prolungato. Ad ogni modo, anche per valutare meglio i Vidharr è necessario aspettare un full length.
In conlusione questo è uno split abbastanza interessante; non è certo qualcosa da avere a tutti i costi, ma si può consigliare tranquillamente a chi vuol tastare il polso dell’underground italiano.

Track by Track
  1. Sturmkaiser - Algiz 73
  2. Sturmkaiser - Craven 60
  3. Sturmkaiser - Sturmkaiser 60
  4. Sturmkaiser - With Honour 66
  5. Sturmkaiser - The Army of Chaos 60
  6. Vidharr - Cold Sickness 70
  7. Vidharr - A path through the storm 68
  8. Vidharr - Decay till extinction 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

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