D.K.L.A.7. «Demo» (2004)

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Cynicalsphere »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2172

 

Band:
D.K.L.A.7.
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Titolo:
Demo

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Demian Cristiani - voce, chitarra, basso, programming
Gabriele Mengoli - sax contralto, sax soprano, didjeridoo
Petko Kulekov - batteria
Claudia Cucinelli - voce

 

Genere:

 

Durata:
22' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2004

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Avevo perso le tracce di Demian Cristiani, ex bassista dei Novembre di “Novembrine Waltz,” da un bel po’ di tempo e ora, a distanza di quattro anni dalla sua ultima apparizione ufficiale, eccolo di nuovo comparire in scena con questo progetto tanto funambolico e bizzarro, quanto ambizioso. Certo, neanche minimamente paragonabile alla precedente esperienza in studio, ma a quanto sembra, a Demian pare importargliene piu’ poco dei suoi trascorsi artistici. Le intenzioni sono chiare e decise: tagliare nettamente i ponti con il passato e delineare nel presente un nuovo tracciato del suo percorso artistico/musicale da esplorare in futuro.
Ed eccomi quindi recapitare la nuova creatura partorita dalla mente di Demian, “Demian K e le Linee Aeree del Terrore”. Nome che a una prima lettura potrebbe far pensare a una sorta di volantino propagandistico di un maniaco omicida, ma che invece, se meglio analizzato, risulta essere un semplice e diretto manifesto sulla realta’ odierna, sulle sue incontrollabili contraddizioni e sui suoi ormai insanabili vizi. Descritto a volte prendendo spunto dallo stile futurista (“Antisexus”) ed altre volte in modo diretto e spontaneo, il mondo di Demian non contraddistingue differenze come quelle tra un soldato e un terrorista (“Happy Kamikaze”) o tra un alieno e un ideale vicino di casa (“Premiata Macelleria Cristiani”). Quella che ci viene presentata in questo disco e’ una realta’ dominata da quei sentimenti non palpabili istantaneamente, ma covati e ben presenti in ognuno di noi, come la paura, la follia o la rabbia sfrenata, soprattutto verso quest’attualita’, illustrata tra realismo cinico e satira di Petroniana memoria, in una maniera molto semplice, efficace, ironica ed immediata.
Alla luce di quanto detto, dal punto di vista compositivo Demian appare piu’ che mai ispirato nella sua proposta: piace soprattutto quel modo di interpretare i testi a volte in maniera scanzonata, altre volte invece in maniera piu’ sentita e appassionata; momenti questi ultimi dove e’ la rabbia sprigionata dalla voce del nostro funambolico singer a farla da padrone.
Dal punto di vista strettamente musicale invece, “Demian K e le Linee Aeree del Terrore” propone uno strano ma quanto mai azzeccato idillio tra noise-rock ed elettronica, delineandosi tra loop acidi e lisergici e riff gustosamente noise-grunge. Non mancano inoltre momenti dove la volonta’ di sperimentazione dell’autore, tra inserimenti di parti di sax-contralto ed elettronica pura e semplice, raggiunge buoni risultati. Così come anche il song-writing generale del cd rispecchia quella voglia di sperimentare di Demian, finalizzata a quello scopo di raggiungere una creatura così lontana dal passato, sempre covata nella sua mente, ma fin’ora mai realizzata (parafrasando dalla sua biografia).
Di questo progetto c’e’ da ammirare il coraggio e l’abilita’ di Demian Cristiani nell’aver saputo dar forma ad un’ opera quanto mai originale, attraverso tanti elementi così musicalmente distanti tra loro. C’e’ da scommettere che “Demian K e le Linee Aeree del Terrore” non sara’ sicuramente l’ultimo lavoro del nostro poliedrico musicista. Aspettiamo quindi novita’ da casa Cristiani al più presto, confidando che questa “follia” compositiva nel frattempo non lo abbandoni lungo il tragitto.

Track by Track
  1. Intro 60
  2. Happy Kamikaze 65
  3. Premiata Macelleria Cristiani 70
  4. Turbofolk Cocktail 65
  5. Antisexus 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
67

 

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