Brutus «Slachtbeest» (2003)

Brutus «Slachtbeest» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Alcio »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2145

 

Band:
Brutus
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Titolo:
Slachtbeest

 

Nazione:
Olanda

 

Formazione:
Polert (bass/vox)
Bastaerd & Schoft (guit)
Ploegbaas (drum)

 

Genere:

 

Durata:
31' 41"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2003

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Brutus sono un combo olandese che (almeno dalla bio) sembra avere le idee ben chiare: si concentrano solo ed esclusivamente sulla musica senza spazio per altre distrazioni (relazioni personali incluse)!
I cambi di formazione sono serviti proprio per reclutare le persone giuste per questo progetto nato nel settembre del 2000, e fattosi notare dalla Unique Leader grazie ad un promo di 6 tracce.
Ma che genere fanno i Brutus??? La dicitura riportata sul retro non lascia scampo - total blasting time: 31' 41" .
Già prima di premere il tasto PLAY sapevo che la band olandese in questione avrebbe pestato giù duro con la propria rivisitazione del genere Death Metal.
Difatti, nonostante il nome (per un italiano quantomeno ilare), la band propina il solito US brutal che trova le proprie (inarrivabili) influenze in band quali i Cannibal Corpse, periodo "Tomb of the Mutilated", ma cantato con testi in olandese.
La rece potrebbe benissimo finire qua, visto che coloro cui non piace il growl iper-compresso e poco intelleggibile, il rullante a mitraglia, testi che parlano di sbudellamenti e rapporti sessuali deviati, espressi da suoni filtrati attraverso un imbuto salteranno a pié pari questa recensione.
Credo faranno così anche tutti gli amanti del death metal di qualità, per cui prevedo rimarranno solo coloro i quali preferiscono farsi torturare dalla sola irruenza di certo death, disinteressandosi di tutti gli altri aspetti di cui dovrebbe essere composto un CD di buona musica, pur estrema che sia!

L'opener "Ontrouw" più che un brano è una dichiarazione di intenti: di guerra! Devastanti blast-beats, voce simil-Chris Barnes, riff chirurgici sparati a mille.
Il brano è fuso con la seguente "Darmschurft". Fuso è il termine più esatto, tanto che ho dovuto controllare il display del mio povero lettore CD per capire dove iniziava un pezzo e finiva l'altro.... purtroppo più volte sono ricorso a questo stratagemma nel corso dell'ascolto!
Inutile fare un trak-by-track di brani forgiati nello stesso crogiolo di metallo rovente, dove i soli cambi di tempo sono quelli tra un grind veloce ad uno più veloce!
Se seguite l'andamento dei voti con l'aumentare del numero della track, capirete come il disco sia (alla fine) noioso.
La band presente delle ottime individualità, parlando di tecnica strumentistica, ma molta poca fantasia nel comporre le loro song.
Non un cambio di tempo (il pur bravo batterista suona solo ed esclusivamente grind), non una idea geniale che risollevi gli arrangiamenti dalla piattezza totale né un riff di quelli che si imprimono in mente!
Il problema del gruppo risiede nell'eccessiva monoliticità dei pezzi: presi singolarmente di sicuro suonerebbero migliori, ma dieci in un'unica dose sono davvero troppi!!!!
Mi dispiace parlare così di una band che si presenta in maniera professionale e con un buon bagaglio tecnico (tant'è che i voti in sé non sono neanche troppo bassi) ma ho avuto il piacere di ascoltare decine di band nettamente migliori!!!!

Track by Track
  1. Ontrouw 65
  2. Darmschruft 60
  3. Onan 65
  4. Vleespomp 60
  5. Lifestraf 55
  6. Wrevel 55
  7. Doodsvrees 60
  8. Grafzerk 55
  9. Blodedspoor 50
  10. Slachbeest 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 40
Giudizio Finale
59

 

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