Infernal Angels «Promo 2008» (2008)

Infernal Angels «Promo 2008» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Sir »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2249

 

Band:
Infernal Angels
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Titolo:
Promo 2008

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Xes: Lead/backing vocals
Mortiis Daemonium: Guitar
Butcher: Drums
MohrTheCruel: Lyrics, management

 

Genere:

 

Durata:
23' 27"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

A chi non sia esattamente estranea la scena black metal italiana, il nome "Shining Evil Light" ricorderà qualcosa. Ed ancor di più quello dei loro autori, gli Infernal Angels, che già dall'uscita del debut album si conquistarono uno spazio rilevante tra ciò che il nostro paese ha di meglio da offrire nel genere.
Sono passati due anni, ed é tempo di dare di nuovo fuoco alle polveri. Gli stravolgimenti di line-up si sono fatti sentire nell'economia della band, costringendo il fondatore Xes ad occuparsi quasi interamente da solo della release di questo promo; eppure, il risultato non pare risentirne. Anzi.
La prima impressione che viene in mente ascoltando e riascoltando questo antipasto di un prossimo full-length é quantomai precisa, netta: un passo avanti.
Più convinzione, più intensità , più tecnica, più chiarezza d'intenti. Dichiaratamente derivativi, con gli Immortal come primo imprescindibile termine di paragone, gli Infernal Angels si discostano con naturalezza da questo fastidioso vincolo. Basta una scrollata di spalle a scuotere l'imponente gigante nevoso che i nostri hanno costruito, e subito emerge l'anima, glaciale ma pulsante, di queste nuove composizioni.
La violenza c’é, guai se non fosse; i primi secondi di "Melody of Pain" sono là a ricordarcelo, una sfuriata che si abbatte su di noi, prima senza compromessi, poi vestendosi di una melodia pestifera, semplice eppure non pacchiana, con aperture sui toni alti fatte apposta per entrare nelle vene ed accordarsi col cantato lacerante di Xes. Una prestazione potente e intensa la sua, da applausi.
I riff sono incalzanti, schietti e cadenzati; ma la furia si arresta, ed un break acustico ci presenta la prima sorpresa. Il richiamo ai già citati Immortal di "At the heart of Winter" é d'obbligo, ma l'apertura non é fine a se stessa; gli arpeggi, accompagnati dai sussurri di Xes, celano un sapore più caldo, mediterraneo. Al sottoscritto sono subito saltati alla mente gli Inchiuvatu; e nella mia ottica, questa piccola evoluzione non può che avvicinare gli Infernal Angels alla proposta della loro personalità più genuina e pure, senza per forza rincorrere atmosfere che non gli appartengono.
L'impressione é confermata nella seconda traccia, "Midwinter Blood", che ci accoglie con una soffice muted guitar per poi scaraventarci dritti nell'episodio più violento del promo; un riffing al vetriolo e una drum machine programmata a velocità folli sottolineano la solennità del chorus con le eleganti linee pulite di Xes.
In questa coppia d'assi, potenzialmente devastante in sede live, sta praticamente tutta la rilevanza del promo. Con l'avanzare delle tracce, incominciano le dolenti note; "Coronation of the Dark Victory" rappresenta una degna spalla, ma la melodia non cattura; "Conquering the Throne of Sin" lascia invece intravedere tutti i limiti della produzione "casalinga", con la drum machine che arranca ai limiti del fastidioso. La chiusura é affidata a "A New Era is Coming", che senza infamia e senza lode riesce a segnare comunque un più a registro.
Alcuni limiti, insomma, con non ci rassicurano completamente sulle fattezze del prossimo full-length: tutto starà nell'abilità degli Infernal Angels di arrangiare tutte le tracce con la stessa maestria e soprattutto donare loro la stessa dose di intensità , affinché la proposta non risulti piatta e sorretta solo da quei due, imponentissimi pilastri che sono "Melody of Pain" e "Midwinter Blood".
La struttura dei brani, in ultima analisi, sembra poi studiata per colpire subito e durare a lungo; una corretta alternanza di riff cadenzati e veloci ed altri più "doomy", ciclici, proposti spesso in chiusura, con l'aggiunta di chorus vari, dall'attacco netto, e break acustici d'atmosfera. Questo è ciò che motiva tutto il mio ottimismo per una band dall'indubbio talento, che si trova ad un passo dalla definitiva conferma.

Track by Track
  1. Melody of Pain 85
  2. Midwinter Blood 88
  3. Coronation of the Dark Victory 68
  4. Conquering the Throne of Sin 50
  5. A New Era is Coming 72
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 72
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 78
Giudizio Finale
72

 

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