Recensione

Forse sono io che non sono tagliato per questo genere di ascolti o forse è più probabile che i nostri mi abbiano annoiato a tal punto da dover fare diverse pause tra un ascolto e l’altro, non so con precisione ma credo che per definire i Dedratz una Emotional Hardcore band ce ne sia voluta veramente tanta (forse troppa) di fantasia e di immaginazione.

Ciò che ho ascoltato io sono delle canzoni (qualcuna niente male, tra l’altro) che potrebbero andare forte in radio o su MTV se solo fossero suonate con più impegno e più precisione.
Il punk dicono che è morto, chissà forse è persino vero se si immaginano tutte la band che propongono sempre la stessa solfa iperprodotta, ipersovraincisa, iper di qua e iper di là ma almeno un fattore “positivo” per i nostri è quello cioè di non essere freddi anzi, piuttosto vissuti nel sound talmente sporco da credere che sia stato registrato in cantina.

Due demo all’attivo di cui un live non sono poca roba per una band per cui si potrebbe pensare ai Dedratz come una punk rock band che di esperienza ne ha a bizzeffe eppure la registrazione Low-Budget di “Ain’t No Stars Tonight” mi ha dato l’impressione di un gruppo che ha ancora un grande e imminente bisogno di maturare e crescere come gruppo.
Di fatti non sono rari sbagli di entrate, riff fuori tempo e chitarre scordate (o forse sono io che ho l’orecchio assoluto e percepisco delle frequenze sballate, chissà).

L’impegno tuttavia l’ho riscontrato e per quanto non possa fare altrimenti in fondo mi dispiace soffermare il mio giudizio sulla sufficienza poiché delle idee buone e funzionanti ce ne sono molte.
Speriamo bene per la prossima volta.

News

• Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.

Recensioni

Errore nella Query