Evil machine «Visions» (2004)

Evil Machine «Visions» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Heresy »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2369

 

Band:
Evil machine
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Titolo:
Visions

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Simone - voce
Tony - chitarra
Giovanni - chitarra
Stefano - basso
Marco - batteria

 

Genere:

 

Durata:
22' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2004

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I prolifici ACME Studios di Raiano (Aq) arrivano a sfornare ora il primo demo degli Evil Machine, formazione abruzzese nata a Pescara nel 2001 e che, dopo numerosi cambi di line-up, solo ora arriva a proporci questo debut.
Il demo è un discreto album di death metal con un'intro e tre tracce, le cui influenze sono piuttosto variegate , si sentono infatti richiami che vanno dai Death agli Opeth nelle parti più melodiche e di voce "pulita", dal death tecnico statunitense di inizio anni '90 (Atheist, Cynic) in alcune parti lente con le chitarre armonizzate fino ai grandi e immancabili Slayer nelle ritmiche. Magari qualcuno vi potrebbe sentire anche ulteriori influenze...
Molto buona è la prestazione del singer Simone, che a un growling più che potente unisce anche belle clean vocals, i riff tirati e violenti come ci si accorge subito dall'attacco di "Broken toys", dopo una breve intro di sole voci simile a un canto gregoriano (!), la sezione ritmica veloce e precisa messa in evidenza anche dalla buona registrazione e dal buon mixaggio (anche se in alcuni punti il basso non si sente moltissimo). Gli assoli sono velocissimi ma anche abbastanza melodici. "The eye inside" è il pezzo che più mi ricorda gli Opeth, sia per il lavoro delle chitarre che per il notevole uso di voci "pulite".
La title-track è a mio avviso il pezzo meglio riuscito del disco, violento e rabbioso all'inizio e alla fine con uno stupendo break centrale di chitarre pulite.
La cover del cd fa in un primo momento pensare a un lavoro più brutal di quello che in realtà "Visions" è.
Le pecche principali stanno nel fatto che le parti con i controtempi sembrano eccessivamente forzate e forse fuori luogo (come nel finale di "Broken toys"), i nostri infatti riescono meglio nei momenti più aggressivi e diretti, più tipicamente death metal, e inoltre la prevedibilità di parecchi passaggi. Da dire anche che tutti e tre i pezzi superano i sei minuti di durata e questo potrebbe non piacere a chi non è abituato ad ascoltare brani di questa prolissità!
In definitiva, nonostante questi appunti, "Visions" è comunque un buon esordio, tenendo sempre conto della inevitabile inesperienza del primo demo. Continuate così!

Track by Track
  1. Intro 40
  2. Broken toys 75
  3. The eye inside 70
  4. Visions 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
66

 

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