IV Luna «D' incanto» (2003)
IV Luna
Titolo:
D' incanto
Nazione:
Italia
Formazione:
Luciano Chessa : Lead guitars
Alex 'Juslius' Giuliani : Drums, D-Machine
Andrea 'BJ' Caminiti : Bass
Miki 'D' Chessa : Vocals, guitars
Genere:
Durata:
1h 2' 6"
Formato:
2003
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Finalmente il nuovo album dei IV Luna ... I 'vecchi romanacci' li abbiamo scoperti già nel lontano 1995 col primo Demo-Tape di cinque brani inediti. Dopo appena due anni esce il 'Promo 97' : oltre 20 minuti di musica che concede loro alcuni brevi passaggi in radio, attività live, etc. Il primo vero CD di esordio lo troviamo nel 2000 "Libera Mente" (recensito anche dal sottoscritto, ndr) e quindi nel 2003 eccoli di nuovo con "D' incanto", la cui presentazione si è tenuta nientepopodimeno che il 25 Dicembre al Qube di Roma con la collaborazione di Radio Rock.
Il disco si apre con "Allucinazioni", instrumental track che ci mette subito di fronte al fatto compiuto : Prog-Metal. In realtà ci sono anche diversi passaggi sul Thrash che sinceramente non dispiacciono... La tecnica ovviamente è migliorata rispetto al precedente "Libera Mente", frutto sicuramente di duro lavoro in sala prove. Dopo questo 'tanto di cappello' veniamo a "D' incanto", la seconda traccia, che dà il titolo all'album: un pezzo sicuramente più thrash rispetto al precedente, spettacolare!! La vera padrona della scena sembra essere la voce, troppo pulita per il trash. La terza traccia è "Il dono di Efesto", una traccia esemplare per la particolarità e la varietà di suoni che vi sono immersi. Una sorta di funky/rock lento, che ricorda per certi versi le ballad di Henderson. Ma non è tutto qui, su una traccia di 6'19" si cambiano almeno tre generi, n ritmi e, come dicevo prima, suoni. "Dictator Media" è la quarta traccia, sicuramente Prog, ma con una pesantezza di suoni mastodontica, perfino la voce è distorta !! Il ritmo è incalzante e il riff sicuramente da pogo. Tutto si calma intorno a 2'54" in cui si evince la maturità musicale del complesso: figure ritmiche e melodiche non particolarmente difficili, ma efficienti! Le note giuste al momento giusto... La quinta traccia è "A piedi nudi" ed è, a mio avviso, la ballad più bella degli ultimi tempi. L'intro è un arpeggio di chitarra classica con relativo assolo di una seconda chitarra classica, che lascia subito spazio alla voce. Tutto il pezzo è basato quindi su questo gioco di voce/chitarra, ma il tutto eseguito sempre con gusto. "Petali di cenere" è la sesta traccia ed è in pieno stile Thrash. Ce lo possono confermare sia il riff di chitarra distorta col quale si apre il pezzo sia l'urlo straziante della voce che apre la strofa. La traccia numero sette è "1945", una mini-track strumentale do soli 44" che ci ricorda la tecnologia di quei tempi: un vecchio 33 giri che emana nell'etere la musica dei IV Luna e poi viene drasticamente interrotto. "Ultima Eco" è l'ottava traccia, una traccia partcolare: non è assemblabile nel contesto di questo album... Siamo sicuramente lontani dal Thrash o dal Prog: Se un amico mi facesse ascoltare questa traccia in macchina o dovunque gli pare, non sarei in grado di riconoscere uno stile ben definito. Dopo questo passaggio quindi arriviamo ad ascoltare "Sull'aria", la nona traccia, una traccia più 'speed' rispetto alle precedenti, una sorta di Power rallentato ... Tutto cambia intorno a 3'05" : Thrash ! Questa volta però la voce è azzecatissima ! Dopo un minuto di sfogo si torna su un'alternanza di Power/Thrash che si proprae fino alla fine. "1978" è la decima traccia, che, come "1945" è mini-track strumentale di soli 21" in cui la fa da padrona la chitarra pulita con un motivetto Rock/Country. In realtà questa traccia è l'intro della successiva "Isterica Realtà" la quale riprende in maniera distorta quello che era stato fatto precedentemente dalla chitarra clean. Il tutto quindi viene appesantito da una batteria incazzata, ma pacata e dalla voce gracchiosa che fa convergere tutto su timbriche Thrash, avvicinabile per certi passaggi a quel buon thrash dei primi Sepu. Eccoci quindi alla conclusione di questa favola con "Favole", l'ultima traccia. Sempre tematiche Thrash, in cui la fanno da padrona stavolta le chitarre che urlano con armonici artificiali spettacolari. Non mancano spazi per introdurre flauti e arpeggi di chitarra che accompagnano la voce.
Che dire nel complesso ? Beh, questo nuovo disco è sicuramente più Thrash rispetto ai precedenti. Il bello è che i IV Luna ci hanno saputo introdurre a tutto ciò con maestria: la prima traccia ricorda quello che i ragazzi hanno fatto nel passato e poi ci spiegano quello che faranno nel futuro. Se posso permettermi una critica: avrei eliminato dal disco "Ultima Eco", sinceramente fuori genere. Il missaggio finale è buono, anche se le distorsioni delle chitarre potrebbero essere ulteriormente raffinate. Comunque, bravi ragazzi !
Track by Track
- Allunicinazioni 75
- D' incanto 65
- Il dono di Efesto 70
- Dictator media 75
- A piedi nudi 90
- Petali di cenere 80
- 1945 75
- Ultima eco 55
- Sull' aria 80
- 1978 80
- Isterica realtà 85
- Favole 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 85
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
77Recensione di Riccardone » pubblicata il --. Articolo letto 3503 volte.
Articoli Correlati
News
- Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
-
Errore nella Query