Transiency «Manqualm» (2007)

Transiency «Manqualm» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
754

 

Band:
Transiency
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Titolo:
Manqualm

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Frank Wells :: Bass, Vocals
Giorgio Todesco :: Guitar
Dario Grassi "Chen" :: Drums
Moonbeam :: Piano

 

Genere:

 

Durata:
21' 11"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Pare che l'Italia offra una serie di band affezionate a quella scena monumentale inglese dei primi anni novanta che contaminò il doom metal con melodie gotiche fatte di pianoforti e altre decadenti leziosità, presentando gruppi come i Paradise Lost, oppure My Dying Bride e Anathema. I Transiency fanno parte di questa schiera, con in mente, forse, tra i tre, i primi in maniera più marcata visto l'uso preponderante delle chitarre e di una struttura dei brani più cadenzate che soffocanti, prive di velleità psichedeliche o “settantiane”. A partire dall'intro pianistica davvero gradevole e malinconica, però, ci si aspettava una propensione melodica più evidente che caratterizzasse i brani, dato che come ci si può immaginare, si rischia di ascoltare soltanto un disco di death metal rallentato, il che risulta ancora più arduo e sicuramente necessita di un riffing atmosferico ed evocativo per potersi soffermare ad ascoltare senza spaccarsi le palle, detto in maniera schietta. Scendendo nel dettaglio la prima traccia vera e propria “The Fatal Godsend” è ben strutturata e offre piacevoli momenti atmosferici, anche se purtroppo soffre di un giro di chitarra davvero datato (questo è un difetto che, ahimè si presenterà per tutto il disco). Anche la successiva “Circle of the Flagellants” ha un valido arrangiamento e se possibile è migliore della precedente, vincente più che altro per l'ottimo incastro delle chitarre. Gli altri due brani che concludono il lavoro sono sempre caratterizzati da un ottimo utilizzo delle chitarre, ma hanno meno momenti salienti. Nel complesso sono costretto a fare lo stesso discorso che si fa per coloro che intraprendono una strada ben delineata nel tempo, utilizzando forme considerabili manieriste: per chi stravede per il genere e ricerca soluzioni underground quest'album risulterà davvero avvincente, certo è necessario applicarsi un po' di più, dato che la carta vincente della band sta proprio nei dettagli; per tutti gli altri meglio lasciare perdere, ma questo discorso mi sono anche rotto di farlo: sapete a cosa andate incontro, in alternativa potete ascoltare alcune tracce sul MySpace dell'etichetta!

Track by Track
  1. Manqualm 65
  2. The Fatal Godsend 70
  3. Circle Of The Flagellants 75
  4. Plague Spreaders 60
  5. The Alchemist 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
64

 

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