Eterzs bcount eesseM «1948» (2008)

Eterzs Bcount Eessem «1948» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
748

 

Band:
Eterzs bcount eesseM
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Titolo:
1948

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Nihil Aeternum :: Drums, Lyrics
The Blind :: Guitars, Music
E.s. :: Vocals, Bass
Alice :: Keyboards

 

Genere:

 

Durata:
38' 1"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Eterzs bcount Eessem (nome molto alla Black Legions) sono un gruppo che è arrivato al loro full length di debutto, e nella cui formazione ci sono anche membri dei bravi Ars Goetia, informazioni queste prese da metal archives visto che non posseggo alcuna biografia del gruppo.
Nonostante il nome alla Black Legions, però, gli EBE con le sonorità tipicamente grezzissime e ambient tipiche di quei gruppi c’entrano poco: si muovono su binari black metal ogni tanto sinfonici, dove è la tastiera a farla da padrone, ogni tanto più tipicamente black, ed in mezzo metteteci anche la cover di “War” di Burzum (della quale non tanto se ne sentiva il bisogno, visto che prima degli EBE è stata coverizzata milioni di volte da altri gruppi) e un intermezzo per tastiera.
Il risultato complessivo, onestamente, pur se non da stroncatura, è ben lungi dall’entusiasmare a causa di uno stile della band assolutamente troppo generico e neanche molto originale, nonostante le diverse influenze messe nei brani che però risultano troppo staccate tra loro. Inoltre, pur se appaiono diverse idee di tastiera simpatiche (buono il giro di “Eternal nothing” e di “Freezing child”), esse finiscono per essere immerse in una sezione ritmica decisamente troppo statica, che appiattisce i brani conferendo loro un andare particolarmente piatto e monotono. Anche la chitarra, alle volte si ripete e basta, e pertanto il risultato, lo ripeto, pur non essendo una roba inascoltabile, non entusiasma quasi per niente. Questo è il problema che zavorra brani come “Eternal nothing”, “Terribly perfect”, “Extreme obsession” e in parte pure “Freezing child”, malgrado quest’ultima possegga un tiro abbastanza in stile Rotting Christ del periodo gothic di “Sleep of the angels” che si fa apprezzare.
“Untitled” invece riesce a colpire il bersaglio: una certa furiosità d’insieme, mista ad un giro di chitarra buono e ad un impatto generale maggiore conferiscono al brano un risultato che qui si apprezza meglio. Anche “Bleeding Eyes” inizia bene, con un attacco di chitarra acustica anomalo che incuriosisce, ma poi gli EBE forse sentono il bisogno di metterci troppe influenze (tipo il cantato pulito) tra loro non ben collegate e alla fine il brano si rovina. Praticamente irrilevante alla riuscita del disco l’intermezzo per sola tastiera.
Insomma: riassumendo, gli EBE sanno trovare dei buoni temi principali delle loro canzoni, che infatti partono sempre bene, ma mostrano carenze abbastanza gravi e da recuperare per quanto riguarda l’arrangiamento e l’arricchimento delle loro canzoni. In tal maniera, il loro disco, “1948”, possiede più che altro tre canzoni decenti, mentre le altre al massimo godono di luce riflessa (senza contare la cover e l’intermezzo), per un netto 50 percento del disco riuscito. Fortuna? Inesperienza? Gruppo da affinare? Non lo so, ma per ora gli EBE prendono una sufficienza che premia le loro canzoni riuscite e fa anche da incoraggiamento per la prossima uscita che però dovrà essere migliore di questa. Certo, però, che da un gruppo che ha già fatto dei demo e che fa un full-length ci si aspetta qualcosa di più.

Track by Track
  1. Eternal nothing 60
  2. Extreme obsession 60
  3. Freezing child 70
  4. Endless holocaust 60
  5. Bleeding eyes 55
  6. Terribly perfect 60
  7. Untitled 65
  8. War 60
  9. S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
63

 

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