Unkreated «Ultimate Intelligence» (2009)

Unkreated «Ultimate Intelligence» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
684

 

Band:
Unkreated
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Unkreated [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Unkreated

 

Titolo:
Ultimate Intelligence

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Fabio :: Guitars, Vox, Programming
Alek :: Bass, Vox, Programming
Fara :: Drumming
Gatto :: Lead Vocals

 

Genere:

 

Durata:
15' 15"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Unkreated sono una band proveniente da Forlì, della quale non possiedo assolutamente né una copertina, né una biografia ufficiale né nulla, brani a parte. Dovrebbe essere questo, comunque, il loro secondo demo (dopo “Axe of revenge” del 2008), e che dovrebbe essere stato registrato con una drum machine (condizionale d’obbligo visto che sul loro myspace è annunciato un batterista che però nella biografia invece non viene citato).
Appena parte la musica, però, gli Unkreated rendono il quadro ben più nitido e ci regalano un quarto d’ora di musica splittata in cinque tracce di death metal a tassi decisamente elevati di velocità, dove la band si esalta con le capacità tecniche e soprattutto con l’uso degli arrangiamenti, che rendono l’opener “Ultimate Intelligence” schietta, con stop ‘n go ben calibrati che variegano molto bene le strutture musicali, variandole un po’ rispetto al solito canovaccio brutal death senz’arte né parte. Nondimeno, gli Unkreated giocano pure a mischiare diverse influenze, e se l’opener e title track sembra mischiare qualche riff influenzato da “The bleeding” dei Cannibal Corpse con i pattern ritmici degli Hate Eternal, le successive due canzoni sembrano aggiungere qualche vena più sperimentale tipica di certo death tipo gli Atheist, oltre che una vena thrash ravvisabile negli assoli, la conclusiva “Crurifragium” picchia duro sul grind/death. C’è ancora spazio per una cover (che classifico solo come divertimento) dei Deep Purple, prima che il disco finisca.
E quando il disco finisce, resto tutto sommato contento, per le buone capacità tecniche del chitarrista, ma anche del bassista sulla cover. Ma non è solo questo: sarà il tipico effetto della “breve distanza” del minutaggio, ma il disco non è assolutamente dispersivo, non è costituito dal solito piattume grind con voce abbassata, e non è neanche una furia cieca che propone 4 brani indistinguibili. Si tratta di un disco che è fatto da una band che forse per ora non esploderà nell’underground (come la drum machine, ben programmata ma con suoni troppo finti), ma il cui lavoro finora fatto è onesto. Se posso dare un consiglio musicale alla band, dico che potrebbe provare ad aumentare le parti più grind e distruttive, dove la band sembra esaltarsi. A risentirci, però per favore la prossima volta mandateci una biografia e uno straccio di cover!

Track by Track
  1. Ultimate Intelligence 75
  2. Empire of Lies 70
  3. LIving Dead 70
  4. Crurifragium 75
  5. Highway Star - Deep Purple Cover S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Snarl » pubblicata il --. Articolo letto 684 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti