Drunkards «No Trace Of Sanity» (2009)

Drunkards «No Trace Of Sanity» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1540

 

Band:
Drunkards
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Titolo:
No Trace Of Sanity

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giancarlo “Jun” Carminati :: Vocals + Guitars
Marco Vetturi :: Guitars
Germano Minuti :: Bass
Andrea Vetturi :: Drums + Backing Vocals

 

Genere:

 

Durata:
1h 3' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Un anno prima uscì “South Of Heaven”, “So Far, So Good... So What!”, “...And Justice For All” e “State Of Euphoria”, lo stesso anno uscì “Alice In Hell”, “Leave Scars”, “Extreme Aggression”, “Fragment Of Insanity”, “In Search Of Sanity”, “Beneath The Remains”, “Agent Orange”, “The Morning After”, “Practice What You Preach” e l'ipertecnico “Control And Resistance”.
Tutte roccaforti del glorioso Thrash di fine anni 80, quegli anni che, molti di noi si persero musicalmente parlando per via della propria nascita proprio in quegli anni (purtroppo il sottoscritto, a quattro anni, non ascoltava questa “robaccia casinara”!).

Già, ma noi stiamo quasi 21 anni or sono. Cosa centra questo elenco di famosi dischi Thrash che vennero rilasciati all'epoca?
Centra cronologicamente signori, poiché il disco in questione fu registrato 21 anni fa ed è stato resuscitato nel 2009 e finalmente dato alle stampe e spedito per le recensioni.
La band ivi recensita si chiama “Drunkards” e a molti di voi non suonerà familiare (all'inizio nemmeno a me per dirla tutta!) poichè i nostri amici thrasher furono molto in voga nella scena metal di due decadi fa e andavano alla grande nell'ambiente finchè si sciolsero senza mai approdare al successo vero e proprio, cosa che in cuor mio spero accada nonostante il tempo passato.
L'album, come ho già detto, può venir catalogato in quel calderone del Thrash Old-School dell'epoca con chiari (ed ovvi) richiami all'Heavy ed al Power anche degli splendidi veterani Onslaught.

L'energia che ne scaturisce è palesemente conservata ed ascoltandolo si riesce a tornare indietro nel tempo e ad assaporare quelle atmosfere metallare che furono (e che per molti non muoiono nemmeno ora, nell'era del metalcore più spicciolo).
Compreso nel disco c'è anche la loro demo di qualche anno prima ancora; qualità da cantina naturalmente, ma non per questo meno appagante dell'album.
Un gran bel disco davvero e devo ritenermi fortunato anche solo per averlo ascoltato.

Track by Track
  1. 44151 75
  2. Say Goodbye 70
  3. Gonna Do It My Way 70
  4. Ummo Weh Dinnah 60
  5. Disarray 75
  6. A Woman Like You 60
  7. Obsession (Part II) 80
  8. The Absurd Tale Of God 70
  9. Tonight 75
  10. I Need a Woman 60
  11. Bloody Bones 75
  12. Don't You Play With The Powers Of Hell 75
  13. Piranha 75
  14. Metal Fury Broke Free 70
  15. Final Revenge 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

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