Abadden «Sentenced To Death» (2010)

Abadden «Sentenced To Death» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
--

Band:
Abadden

Titolo:
Sentenced To Death

Nazione:
Inghilterra

Formazione:
Dan :: Vocals + Guitar
Pat :: Guitar + Backing Vocals
John Blunt :: Bass + Backing Vocals
Don :: Drums

Genere:

Durata:
43' 58"

Formato:
Promo CD

Data di Uscita:
2010

Etichetta:

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
---

Recensione

Dall'Inghilterra arriva questa ventata di Thrash Old School fresco nonostante si rifaccia ad una scena e ad una tipologia di Metal ormai soppiantato dal moderno Metal melodico e non.
Non avrei mai creduto di trovare una band in grado di farmi emozionare con dell'energia incredibilmente ampia e potente come gli Abadden ragazzi! È qualcosa da far girare la testa davvero. Tecnica e passione si fondono insieme per generare un capolavoro senza ombra di dubbio!
Assoli? Quanti ne volete! E come se non bastasse i ritmi sono, oltre che dannatamente precisi, eseguiti con una perizia da docente di batteria.
Un'originalità veramente alta a mio parere fa da apripista per quello che sembra proprio rappresentare un disco confezionato a dovere. E aggiungerei anche “finalmente!”. Non ne potevo più di ascoltare sempre e solo gruppi che spacciavano per Thrash il classico e noioso “tupa tupa” fino alla nausea.

E invece qui la situazione si ribalta completamente in quanto il gruppo inglese sa bene cosa significhi la distruzione e il metal violento e tecnico senza dover necessariamente passare sopra a del materiale già sperimentato in passato.
Ovvio che qui la melodia non rientra categoricamente nella musica proposta dalla band. Il singer-chitarrista non rappresenta l'Hetfield della situazione sforzandosi di cantare in melodico. Qui è la violenza a fare da padrona e il carisma della sua voce non esita ad aprirsi la strada tra gli shredding vari e i cambi di tempo quasi folli che i nostri sembrano così tanto amare.
Tutto è al suo posto senza esagerare. Niente sboronate ragazzi! Questo è Thrash con la T maiuscola e vi consiglio caldamente di ascoltare questa genialata.

Inutile dire che non mancheranno quei defenders odiosi i quali non sopportano i suoni troppo cristallini. Ed è a loro che dico, non senza piacere: “tranquilli sostenitori del “vero” metallo! Perchè questo disco piacerà anche a voi, e se così non dovesse essere significa che non avete proprio idea di come la musica si possa evolvere in modo qualitativo pur restando saldamente cosciente delle sue radici!”.
Detto questo torno ad ascoltarmi “Sentenced To Death” perchè qui lo ripeto: è un capolavoro!