Zero Signal «Zero Signal» (2002)

Zero Signal «Zero Signal» | MetalWave.it Recensioni Autore:
HatewerK »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2378

 

Band:
Zero Signal
[MetalWave] Invia una email a Zero Signal [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Zero Signal [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Zero Signal

 

Titolo:
Zero Signal

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alex (batteria)
Bras (chitarra)
Soliman (bass)
Ross (voce)

 

Genere:

 

Durata:
9' 24"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2002

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Zero signal nascono nel 96 dall’unione di Bras (chitarra), Alex (batteria), Grifo (chitarra), Mirko (voce) ed Ellis (basso). Dopo un demo nel 1997, “Down”, 3/5 della formazione lascia la band, rimangono solo Bras e Alex. Nel 99 finalmente la lineup torna completa con l’arrivo di Ross alla voce e di Soliman al basso, formazione con la quale registrano questo lavoro che mi giro e rigiro tra le mani… La registrazione è abbastanza buona, forse un po’ troppo “italiana” (vorrei aprire una parentesi: ma con tutti i mezzi messi oggi a disposizione del musicista in erba, e anche degli studi più o meno professionali, possibile che ancora non si sia riusciti a formare una nuova leva di produttori-ingegneri del suono capaci di distaccarci dagli stilemi classici del sound italiota? Fin’ora solo i Fear Studios di Ravenna hanno tentato qualcosa di più fresco…dai che le capacità ce le abbiamo, eccome!), se devo trovare due pecche sono le chitarre un po’ troppo basse e zanzarose, e il rullante cupo, forse troppo. A far da contraltare a ciò arriva un packaging veramente curato, opera degli stessi Zero Signal (che attualmente sono alla ricerca di un nuovo cantante, Ross ha abbandonato la band), che rispecchia anche la cura con la quale è stato realizzato il sito Internet, davvero bello anche se forse povero di contenuti!

Passiamo ai brani: dopo un’intro d’atmosfera, con vaghe reminiscenze “GodHatesUsAll”iane, si parte con “Grow in Hell”, brano dal quale è stato tratto anche un video. Dopo 10 secondi di ascolto si fa subito chiara quale sia la maxima ispirazione dei nostri 4 ragazzi: Pantera, Pantera e ancora Pantera (Ross a volte non imita, COPIA passaggi resi famosi da Anselmo in “vulgar…”, anche se la sua voce è molto più bassa). Devo dire che come opener del disco non mi piace molto, è un po’ troppo monocorde e non lascia intravedere ciò che di buono verrà portato dalle seguenti tracce. La voce sussurrata messa a ¾ del brano è un po’ ridicola… Per fortuna a rialzare l’umore arriva “Liar”, mooolto più strutturata e personale, qualche sprazzo di Machine Headiana memoria che la rendono fluida e godibile, ma sempre molto aggressiva. Purtroppo si ritorna a livelli non eccelsi con la seguente “Proud”, dove l’unico highlight è un ottimo lavoro di doppia cassa da parte del batterista; il pezzo manca di un riff risolutore e di un filo logico (il che a volte è un pregio, ma non in questo genere musicale), e il testo e la voce sono un po’ banali.
Vi giuro, sarebbe stato veramente uno spreco se questi ragazzi avessero mollato la presa a questo punto, e invece no – eccoli salire sugli scudi e regalarci un finale di disco che rialza vertiginosamente il mio giudizio! “Skin by Skin” e “N.B.K.” infatti sono a dir poco esaltanti, pensate bene ed eseguite ancora meglio. La prima ha la sua forza nel dinamismo di tutti gli strumenti (bello il break con gli armonici), e vanta un finale veramente… spumeggiante! Curioso l’esperimento di chitarra pulita ed effettata, un po’ troppo Panteresco ma bello. “NBK” invece ci ricorda che cmq l’italiano è fatto per andare veloce! E infatti tale traccia risulta la più violenta del lotto, un crust che porta alla memoria Sadist e Insult II Injury, un’anima thrashettona condita da un riff bello malato.. .Unico neo: un cantato in inglese dalla pronuncia un po’ maccheronica!

Comunque veramente, bravi bravi bravi per come avete chiuso il disco; se al posto di Grow in Hell e Proud ci fossero stati due pezzi all’altezza del resto del cd, gil Zero Signal entrerebbero seduta stante nella mia playlist giornaliera!

Track by Track
  1. Division B.Z. 75
  2. Grow in hell 65
  3. Liar 80
  4. Proud 60
  5. Skin by Skin 85
  6. N.B.K. 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
76

 

Recensione di HatewerK » pubblicata il --. Articolo letto 2378 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti