Number H «Whisper In Your Ear» (2010)

Number H «Whisper In Your Ear» | MetalWave.it Recensioni Autore:
ojumalu »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1660

 

Band:
Number H
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Titolo:
Whisper In Your Ear

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Cesare Bogazzi: Vocals
Andrea Murgia: Guitars
Alessandro Zucca: Bass
Daniele Esu: Drums

 

Genere:

 

Durata:
43' 29"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Whisper in your ear. Sussurro nell'orecchio. Questo è il nome scelto sul fonte battesimale dai Cagliaritani Number H per il proprio secondo album. Successivo all'omonimo 'Number H' del 2008, il disco si articola piacevole e fluido in 11 brani, per la composizione dei quali si è attinto visibilmente ed indiscutibilmente a piene mani in quelli che sono i repertori del grunge, del post-grunge e di un certo rock di matrice statunitense, non classico nel senso lato del termine quanto piuttosto per coerenza verso alcuni dettami stilistici più propriamente 90's.

Alternativo fino a dove può esserlo un genere tanto inflazionato, il rock propostoci è energico, coinvolgente, convincente in sede di composizione almeno quanto in quella più meramente legata all'esecuzione e all'interpretazione dei brani, brani che non sfigurerebbero per intenderci, di passaggio su MTV, ma che trovano appunto un proprio tallone d'achille da limare nella difficoltà ovvia che si deve fronteggiare quando si cerca di fare il salto oltre distaccandosi dai modelli di riferimento.

Impossibile non trovare analogie con gli Alice in Chains o con i Faith no More per esempio per quanto concerne sonorità e suggestioni di alcuni brani, con i Foo Fighters nei momenti più "tirati" del disco (vedere 'Fuck your Mind' per intenderci), con gli Audioslave per certe ben riuscite sezioni ritmiche incalzanti o con i Puddle of Mudd (non per quanto riguarda i frangenti pop-rock, lontani visibilmente dal concept dei Sardi); il tutto condito da accenni dal sapore nostalgicamente Soundgardeniano e da una certa somiglianza con gli statunitensi 3 Doors Down (curioso il fatto che il timbro del cantante Cesare ricordi per certi versi proprio quello di Brad Arnold, frontman di questi ultimi).

Suono caldo, compatto e ben curato.
Tecnica ed esperienza non mancano di certo ai nostri, che anche in sede di arrangiamento si fanno valere risultando praticamente ineccepibili.
Palese è la maturità artistica della formazione, meno forse quella stilistica, per la quale però il tempo, la costanza e la passione fisiologicamente aiuteranno.
Chitarre sempre rampanti e vive, basso energico e pulsante tanto da arrivare spesso a 'sbacchettare' spavaldamente, buone trame di batteria come tappetto indispensabile per la buona riuscita di un groove ottimale, non c'è che dire, i Number H ci sanno sicuramente fare e con questo disco - seppur non pioniere di alcuna nuova corrente - si candidano (o forse sarebbe più corretto dire si confermano) sicuramente quale realtà interessante e da seguire con attenzione, con l'augurio che la loro presenza, al momento magari più legata alla scena underground, possa trasformarsi dal sussurro intrigante che è ora in un grido prepotente e capace di farsi sentire ben oltre i confini dell'Isola.

Che la cover del disco non si riveli profetica?

Track by Track
  1. One Day 65
  2. Never Too Late 75
  3. Broken Dreams 60
  4. Where I’m Going 65
  5. Get Away 65
  6. Have You Seen? 65
  7. Break the Chains 70
  8. Fuck Your Mind 80
  9. Floating 60
  10. Breathe 70
  11. A Safer Place 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

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