Cybercage «Good morning slaves» (2010)

Cybercage «Good Morning Slaves» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1029

 

Band:
Cybercage
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Titolo:
Good morning slaves

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Delio Soro-chitarra
Fabio Coradduzza-voce
Michele Fresi-tastiere
Fabrizio Fele-basso
Pietro Ganadu-batteria
Alessandro Fele-synth

 

Genere:

 

Durata:
36' 48"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Cybercage sono una band di Sassari dalle sonorità fortemente sperimentali formatasi nel 2006 dall'idea di Delio Soro (chitarra), Fabio Coradduzza (voce), Michele Fresi (tastiere) per poi evolversi più avanti confermando un nuovo line-up. Venendo alla recensione vera e propria di Good Morning Slaves, il loro lavoro appena ultimato, sebbene non ami recensire album pezzo per pezzo, in questo caso questa scelta è veramente d'obbligo viste le numerosissime influenze della band che vanno dal metal in sonorità Rammstein all'elettronica più spinta tipo Prodigy; il risultato che ne esce è veramente variegato visto che ci sono un'alternanza molto estesa di sonorità e schemi compositivi quasi a far pensare che non siano tutti pezzi della stessa band o, per lo meno, non tutti rifacenti parte allo stesso periodo “artistico” diciamo.
Se questo possa essere un punto a favore o debole per il gruppo è difficile a dirsi, per i miei gusti in una fase forse ancora poco matura di composizione può essere un ottimo punto di partenza, visto che la vistosa separazione tra sonorità melodiche-elettroniche non sempre è ben fusa con parti molto più tirate attraverso stacchi che fanno un po' storcere il naso. Questi problemi non sembrano tuttavia essere presenti in “Sadness”, a mio avviso la migliore dell'album, e “Good Morning Slaves” in cui ogni parte è molto curata e in evoluzione continua durante il brano, nella prima di queste in particolare la presenza della parte elettronica è molto valorizzata e la voce offre un'ottima interpretazione. “Engoy And Die” propone invece ritmiche molto industrial in stile Rammstein proponendo in oltre sonorità elettroniche molto inquietanti che arricchiscono il pezzo di energia, però è un po' ripetitiva visto il ritorno sul ritornello dopo il bellissimo “bridge” molto dissonante. Anche per ”Make Some Fucking Noise” il discorso è abbastanza analogo: carina l'intro che da molta carica per poi aggiungere cori “da stadio” che si inseriscono molto bene nel pezzo, solamente che le ritmiche death sono molto scontate. Venedo invece alle ultime tre canzoni, qui è molto evidente la separazione delle linee melodiche e ritmiche, i pezzi sono un po' più scollegati tra loro, sebbene, prese singolarmente, le varie parti sono forse anche più belle di quelle degli altri brani sopra citati.

Possiamo quindi dare al lavoro sicuramente una valutazione più che positiva, così come la qualità audio che risulta essere un ottimo compromesso tra definizione e pulizia sulle parti elettroniche delle linee melodiche e le ritmiche più grosse e dal suono leggermente più pastoso. Francamente credo che il risultato sia ottimo. Per quanto riguarda la grafica, è l'unico punto debole della band: l'artwork grezzo usato si presterebbe meglio a lavori thrash, mentre vedo più adatta una grafica un po' alla Fear Factory tanto per dare un'idea, spero possa essere di aiuto per il futuro dei Cybercage a cui auguro molte soddisfazioni!

Track by Track
  1. And God Said 65
  2. Good Morning Slaves 75
  3. Enjoy And Die 65
  4. Make Some Fucking Noise 60
  5. Sadness 75
  6. Robbing The bank 60
  7. My Rage 65
  8. Lost In The Past 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

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