Lilyum «Fear Tension Cold» (2010)

Lilyum «Fear Tension Cold» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
2434

 

Band:
Lilyum
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Titolo:
Fear Tension Cold

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Kosmos Reversum :: Guitars, Bass, Drums
Lord J. Psycho :: Vocals, lyrics

 

Genere:

 

Durata:
31' 51"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

La prolificità dei Lilyum è stupefacente: non è neanche uscito un anno (ma forse neanche sei mesi!) da che ho recensito il loro full length di debutto, “Ultimatum”, che ora se ne escono con quest’altro disco, che era nato come split con una band svedese, ma che successivamente è stato ampliato a full length vero e proprio visto che poi lo split non si è fatto più! Pazzesco! Non c’è che dire: se comporre canzoni fosse come soffrire di eiaculazione precoce, i Lilyum sarebbero un caso disperato!
Facezie a parte, questo nuovo “Fear Tension Cold” è un album profondamente diverso rispetto a “ultimatum”: niente tastiere, produzione diversa, niente cori, poca melodia, tutto è stato sostituito da un istinto old school black metal veramente putrido, dove delle chitarre comprensibili ma (secondo me) volutamente registrate zanzarose, si stagliano su tutto il disco con un volume ben più alto della batteria (che qui a giudicare dai credits sembrerebbe essere stata suonata dal factotum K. R.), a dargli un tocco molto old school, paragonabile ai Venom, giusto per darvi un’idea.
Musicalmente, poi l’album è quasi tutto giocato su dei tempi veloci o comunque molto mossi, trascinanti, accompagnati da riffs che spesso, soprattutto nell’opener “Dissolution is imminent” e nella finale “Hail Failure”, hanno la caratteristica di essere non molto melodici, a corda libera (poche volte si usano altre tecniche) e quindi basati tutti sull’impatto. Altre volte l’istinto dei riff è più thrash, come nella accoppiata letale della Title track e di “Obsession”, che tirano delle mazzate quasi più thrash che black old school, impossibili da ignorare in sede live (se i Lilyum ne facessero), con addirittura un bel riff direi quasi punk/thrash/black in stile Hellhammer a metà di “Obsession”.
Altre volte, come in “The black slumber”, i Lilyum mostrano la loro vena più tipicamente black, ed è qui che più spazio per la melodia. Ma la melodia di questo disco è amara, quasi rabbiosa, pur sempre violenta, ma a suo modo. Altre volte ancora, giusto per fare l’esempio opposto, i Lilyum non hanno problemi a far andare pure il brano in maggiore con un andamento che pare crust (o esagero?), senza assolutamente rovinarne la cinica negatività. La conclusione? È affidata a “Salvation”, un brano ambient molto spoglio, semivuoto e molto spettrale, come se il titolo della traccia fosse beffardo.
I Lilyum ce l’hanno fatta ancora. E con questo disco, che va sentito tutto d’un fiato, vanno anche oltre ai già ottimi standard del loro precedente disco. E questo perché non è facile rinnovarsi, soprattutto se in così poco tempo, ma i Lilyum sono riusciti a cambiare pelle e proporre musica di diverso tipo. Questo dimostra che la band ha potenzialità e capacità a manipolare il genere. Non solo: il genere proprosto dai Lilyum, pur essendo Black senza alcun dubbio, mostra un grado di personalizzazione molto buono, che non li riconduce a nessun nome in particolare. Camaleontici, thrashettoni e personali. Non vedo difetti per questo disco, un album che ti investe in pieno, che va assimilato tutto d’un fiato, senza interruzione, che colpisce proprio come un buon shot di superalcolico. Lo devo ammettere: alzo le braccia! Qui ci troviamo di fronte a una band che nel giro di pochi mesi sa fare un album in maniera assolutamente personale, con le proprie forze. Io posso solo consigliare di andare a cercare questo nome a ogni blackster che ha un minimo di interesse per l’underground. Ne varrà la pena!

Track by Track
  1. Intro - Chaos from Order 60
  2. Dissolution is Imminent 85
  3. Of Lead and Mercury 80
  4. The Black Slumber 85
  5. Fear Tension Cold 90
  6. Obsession 90
  7. Hail Failure - The End of a sick era 85
  8. Salvation 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
80

 

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