Disphere «Shinra Tensei» (2010)

Disphere «Shinra Tensei» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lord Lucyfer »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2391

 

Band:
Disphere
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Titolo:
Shinra Tensei

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Michele Pirozzi: voce, basso
Carmine Pirozzi: chitarre
Gabriele Mirra: batteria

 

Genere:

 

Durata:
39' 10"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Primo album per i napoletani Disphere, band con all'attivo l'ottimo promo-cd "Abscience" datato 2008. "Shinra Tensei", questo il titolo, porta con sè un enorme carico di novità. In primis il nuovo batterista, il giovanissimo ma nondimeno promettentissimo Gabriele Mirra; seconda cosa, di certo non meno importante, un nuovo sound, che sposta i Disphere dall'HydrGrind dell'esordio (influenzato da Cephalic Carnage e The Dillinger Escape Plan, tanto per fare due nomi), verso un mix strano ma affascinante di Brutal moderno e Post Core (ed in ogni caso il fantasma dei Cephalic Carnage è sempre presente nel sound della band dei Pirozzi Bros).

"Prologue" a parte, "Shinra Tensei" è formato da altri nove brani, suddivisi in cinque inediti e quattro provenienti da "Abscience" rivveduti e riarrangiati per l'occasione. Il concept alla base del disco proviene dal manga Naruto (sì, avete letto bene: Naruto), e come nel precedente disco c'è la collaborazione di Paolo "Saang" Iasevoli, ex voce dei Nalvage, per la stesura dei pezzi. Collaborazioni che non finiscono qui, vista la presenza di Diego Laino, vocalist dei Symbolyc, come voce ospite in "As Leaves Fall this Autumn Shall Bleed", che fra l'altre cose è, insieme alla seguente "Behind Red Eyes", la migliore del cd.

Per chi già conosce questo progetto, sa che già col primo lavoro i Disphere misero sul piatto una tecnica notevolissima, superiore alla quasi totalità di bands che dicono di suonare Technical Death/Technical Brutal. Il cambio di batterista giova maggiormente al tasso tecnico dell'acr partenopeo: il batterista Gabriele (18 anni, precisiamolo) riesce a dare un apporto ancora maggiore rispetto al suo predecessore, integrandosi alla perfezione con quei due mostri che sono Michele (basso, oltre che voce) e Carmine (chitarra) Pirozzi.

Un coast to coast del disco è inutile: per gli amanti delle sonorità estreme ipertecniche, questo disco è un classico MUST HAVE. Un ascolto però lo possono dare senza problemi anche i deathsters più incalliti, visto che il tappeto sonoro è in ogni caso Made in Florida, e gli amanti della tecnica in generale: anche se abituati alle voci da frocetti, in questo caso non potranno non impallidire dinanzi a cotanta maestosità.

Track by Track
  1. Prologue S.V.
  2. The Real One Isn't With'em 75
  3. As Leaves Fall, This Autumn Shall Bleed 90
  4. Behind Red Eyes 90
  5. 9tailedbeast 80
  6. The Night when Demons Devoured us 85
  7. Cold, Still Beating 80
  8. He, Who Created the Sand 85
  9. Hydro.Mental.Carnage 85
  10. Devotion Deforms 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 95
Giudizio Finale
83

 

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