Mistweaver «Tales from the Grave» (2010)

Mistweaver «Tales From The Grave» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Lord Lucyfer »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Mistweaver

Titolo:
Tales from the Grave

Nazione:
Spagna

Formazione:
Raúl Puente Tobalina: voce e chitarre
Eduardo Alonso Santos: chitarre
David De Pedro Mediavilla: basso
Guillermo Blanco Velasco: batteria
Eduardo Navazo: tastiere

Genere:

Durata:
1h 2' 12"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2010

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Quarto lavoro su lunga distanza (quinto in totale) per gli spagnoli Mistweaver, Melodic Death Metal band proveniente da quel di Burgos. Chi s'aspetta il classico sound Swedish trito e ritrito è costretto a ricredersi: è sì la base principale sulla quale i Mistweaver si muovono, ma i nostri ci mettono del loro per rendere questo lavoro più particolare, con fraseggi che sfociano anche nel Death di stampo americano (i momenti più duri e monolitici, per intenderci).

"Tales from the Grave" è supportato da una produzione eccelsa, chiara, che mette in risalto ogni aspetto del disco (beh.. forse le tastiere un po' troppo!), ma soffre di un solo, unico problema: la prolissità. Un disco che dura poco più di un'ora risulta duro da digerire quandi si tratta ti un genere come il Funeral Doom, dove i tempi dilatati giocano a favore di una durata enorme dei pezzi... figurarsi in un genere come il Melodic Death, che già di suo, specie se si è abituati a sonorità più brutali, annoia dopo una decina di minuti.

Questo il motivo principale della mia difficoltà nel recensire questo disco a cui ho dovuto dedicare più ascolti (ahimè, il più delle volte spezzettati). Ciò non toglie che episodi molto interessanti ci sono eccome, e cito come esempio "Into the Realms of the Dead", traccia molto varia, nella quale i Mistweaver rescono a fondere a meraviglia la potenza del Death alla melodia svedese, fino ad un buon gusto per atmosfere oniriche.

Per gli amanti dello Swedish Death (ce ne sono ancora immagino, no?) un disco da avewre ed ascoltare con particolare attenzione. Sempre che l'eccessiva durata di "Tales from the Grave" non vi scoraggi.