Funkowl «Bubo Bubo» (2010)

Funkowl «Bubo Bubo» | MetalWave.it Recensioni Autore:
moro mou »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
795

 

Band:
Funkowl
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Titolo:
Bubo Bubo

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sampowl :: Voce + Effetti
Marcowl :: Chitarre + Voci
Magowl :: Basso
Angelowl :: Batteria

 

Genere:

 

Durata:
19' 37"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Bravi Funkowl! Perché la prima cosa che si nota è certamente l’animo scanzonato –innanzitutto funky- della band. Il nome, tanto per cominciare: mandare a quel paese tutti senza farlo notare, anzi presentando già l’anima funk del gufo che è la mascotte della band di Rovigo.
Prima traccia “Phalocracorax Carbo” (Eh sì, è il nome scientifico del cormorano…me lo sono andato a cercare in rete): sorprendente “Bubo Bubo” che si apre con uno screaming e una batteria pompatissima che mettono subito sull’attenti! Il taglio ‘hardcore’ riportato nelle info sulla band trova qui un suo breve effettivo riscontro, insieme a pochi altri nel CD, sempre messi al posto giusto. In ogni caso una cosa è certa, la band si diverte e riesce a divertire fin da subito anche l’ascoltatore: originali le variazioni di ritmo e motivetti presi in prestito dal tema musicale di Braccio di Ferro o dalla sigla della Signora in Giallo televisiva, arrangiati in maniera originale e consapevole tra un fraseggio di chitarra e l’altro.
“Bubo Bubo” scivola veloce con pezzi brevi da 3 minuti circa e quasi senza pausa fra l’uno e l’altro, da “Pig” a “In Dollars He Trusts”, dando quasi l’impressione di un concept suonato in sala di registrazione tutto d’un fiato, con le immancabili digressioni musicali, ora arabeggianti ora a mò di ballad anni ‘80.
Un bel pregio questo dei Funkowl, di riuscire a coinvolgere il pubblico con la giusta dose di ironia e voglia di mettersi in gioco divertendosi loro prima di tutto.
In “Yes We Tanned (It was just a carinery)” spicca piacevolmente il giro di basso che fa da intermezzo nel pezzo, costituendo un altro bel diversivo nel sound della tracklist, espediente usato anche per “Hanged Hunter”.
“Mario’s Odissey” è piacevolissima come pezzo di chiusura, perché salta dallo screaming, alla vocina modificata da cartone animato, al valzer senza il minimo preavviso! E se per caso provassimo a prenderci sul serio -in questo caso a maggior ragione- non ci godremmo affatto il meglio della vitalità funky trasmessa dal disco ‘funkowliano’.
Lascia un po’ a desiderare la cover del disco, un tantinello troppo artigianale come presentazione; anche se tuttavia è bene ricordare che come l’abito non fa il monaco, la copertina non fa la musica…
Detto questo, consiglio il disco a quanti, una volta ogni tanto, sanno quanto sia prezioso staccare la spina e prendersi un po’di più in giro ‘funkowlando’ qua e là. Quale migliore sottofondo musicale per questa assolata estate?

Track by Track
  1. Phalocracorax Carbo 80
  2. Pig 1 70
  3. In Dollars He Trusts 75
  4. Yes We Tanned (It was just a carinery) 75
  5. Hanged Hunter 70
  6. Mario's Odissey 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

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