To Cast A Shadow «In Memory Of» (2010)

To Cast A Shadow «In Memory Of» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1068

 

Band:
To Cast A Shadow
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Titolo:
In Memory Of

 

Nazione:
Norvegia

 

Formazione:
Gunnhild Huser :: Vocals
Marcus Granlien :: Guitar
Stian Dalslåen :: Bass
Kent Helset :: Drums

Guests:
Nell Sigland (Theatre Of Tragedy) :: Guest Vocals on track 5.

 

Genere:

 

Durata:
44' 11"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dopo All Alone –datato 2007- tornano dalla fredda Norvegia i gothic-doomsters To Cast A Shadow, ancora una volta ad emozionarci e a farci vivere per quasi tre quarti d’ora buoni un altro splendido capitolo della loro discografia, In Memory Of.
Non abbiamo più Camilla Granlien dietro al microfono, di fatti ora a cantare i buoni testi della band c’è un’ottima Gunnhild Huser, dai vocalizzi interessantissimi: il più delle volte di un suggestivo (e atipico) contralto, a volte mezzo-soprano.
Una canzone più spettacolare dell’altra, un disco costruito in modo veramente impeccabile con un vanto particolare: direttamente dai Theatre Of Tragedy l’eccezionale voce (più alta di registro) di Nell Sigland su Betula, una traccia che funge più da preludio alla successiva My Misery (spettacolare brano!) che per altro ma in cui raffiora tutta la dolcezza dei nostri.
La traccia migliore a mio parere è anche quella in cui compare maggiormente la vena Gothic della band e in minor misura i ritmi lenti e macchinosi propri del Doom, si intitola “Tormented” e apre l’ascolto dell’intero full-lenght, seguono una buona “Morose” e una sublime “Nightfall” in cui la voce della bella singer viene messa sempre in primo piano, seguita dalle malinconiche note del talentuosissimo restante trio strumentale.
C’è da dire che In Memory Of rappresenta senz’altro una delle uscite di Gothic-Doom -a tratti anche Death, della tipologia più ritmicamente lenta anche per ciò che concerne i riff delle chitarre- più valide di quest’anno e con molta probabilità anche degli ultimi cinque anni.
Per intenderci, non è il solito disco in cui compare la vocetta tagliente o la vociona da valchiria e non vi troverete innanzi al solito album dalle solite atmosfere costruite con i soliti pattern. Stavolta la questione si fa differente ed è l’originalità a dettare legge.
Fondamentalmente la regola che governa i gruppi Gothic da come minimo dieci anni sta lentamente scemando per lasciare il posto a maggiori condizionamenti di altri generi musicali, primo tra tutti il Death Metal.
Ottimo disco.

Track by Track
  1. Tormented 90
  2. Morose 70
  3. Nightfall 80
  4. Oceans Apart 85
  5. Betula 80
  6. My Misery 80
  7. When You Leave The Room 75
  8. Set Afire 75
  9. The Answer 70
  10. In Memory Of 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

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