Qube «Incubate» (2010)

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carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
902

 

Band:
Qube
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Titolo:
Incubate

 

Nazione:
Polonia

 

Formazione:
Daniel Gielza - vocals
Tomasz Otto - guitars
Kamil Wisniewski - guitars, backing vocals
Piotr Torbicz - bass
Pawel Gajewski - drums, percussions

 

Genere:

 

Durata:
54' 58"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Da poco più di un anno la Polonia sta avendo una rinascita musicale in campo metal (e non solo) veramente soddisfacente. Tante nuove band, più o meno valide, stanno lavorando sodo per rivalutare ogni loro fatica in ambito prettamente rock, metal e musica sperimentale. E proprio un gran momento per questa nazione, debbo dire. Non ultimi giungono questi Qube, in questo frangente decisamente intenzionati nella promozione della loro arte, con un l’album di debutto.
Un lungo e imponente album fatto di tante sfaccettature riscontrabili in altrettante tante scene musicali che, nonostante il chiaro impegno da parte del quintetto polacco, non sta dando però i risultati sperati. Mi trovo a dover quasi stroncare un disco prodotto in modo eccellente e suonato completamente in modo adeguato ma…originalità pressoché zero, e mi dispiace moltissimo visto il travaglio che i nostri hanno dovuto fare per rendere le loro idee realtà.
La band strizza l’occhio a realtà alternative rock/metal viste, sentite e digerite da più di dieci anni e fa della sua musica un baluardo di eccezionale valore se parliamo dell’esecuzione dei brani, ma che, come valore per identificare qualcosa di nuovo e di fresco, non possiede le giuste caratteristiche per poter essere giudicato all’altezza dei tanti colleghi connazionali che in un anno hanno spedito del materiale veramente soddisfacente. A Perfect Circle, Tool ma anche Alice In Chains e i System Of A Down più tecnici sono quanto di più ovvio mi viene in mente ascoltando le lunghe ed articolate tracce che compongono “Incubate”. E’ un vero peccato, perché la band sa davvero il fatto suo quanto a saper suonare, cantare ed interpretare ma per ora restano nella mia testa come uno tra i migliori gruppi cover che io abbia mai ascoltato, non di più. Se cercate qualcosa di nuovo nella scena metal, non avvicinatevi nemmeno a tutto ciò, dato che Incubate è essenzialmente dedicato ai soli fan sfegatati del genere.

Track by Track
  1. Nothing 50
  2. Mantis 50
  3. Obsession 50
  4. In The Name Of God 50
  5. Blame 55
  6. Way To Nowhere 55
  7. Nothing (Radio Edit) 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 20
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
55

 

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