Mr.Gil «Light And Sound» (2010)

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Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Mr.Gil

Titolo:
Light And Sound

Nazione:
Polonia

Formazione:
Karol Wròblewski - vocals
Konrad Wantrych - piano
Mirek Gil - guitars
Paulina Druch - cello

Genere:

Durata:
37' 2"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2010

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Mirek Gil lo abbiamo già visto militare per anni nel gruppo progressive dei Collage. Il chitarrista-compositore dalle eccezionali doti musicali non poteva restarsene con le mani in mano troppo a lungo ed ecco che ha sfornato il primo capitolo della discografia del suo side-project Mr Gil, un moniker semplice come semplice è la musica che compone questo bel disco tutto acustico, tutto unplugged fatto di momenti di armonia tra i più dolci che potete ascoltare in questi ultimi anni.
L’album è molto intenso e contiene canzoni estremamente intime anche da un punto di vista di resa: oltre ad una chitarra acustica che spazia dal folk all’arpeggiato più melenso, compaiono degli ottimi archi tra cui spicca un caldo, malinconico e sensuale violoncello che si occupa di sottolineare molti passaggi profondi dei singoli pezzi e per finire un romantico pianoforte autore di splendidi collegamenti armonici. Una risonanza quasi cosmica. Il tutto, assieme alla languida voce del singer Karol Wròblewski, produce un’atmosfera che non esiterei a definire amabile, sì, mi sembra l’aggettivo più adeguato al fine di chiarire i quasi quaranta minuti di durata del disco. Da sottolineare assolutamente la romantica "Annah", la passionale "King Of Gold", ma anche la stessa introduzione all’album, "One Wish To Mother", una breve traccia iniziale con il solo pianoforte come strumento principale. Lontano da un qualsivoglia mondo metal e assai distante anche da composizioni psichedeliche, qui ciò che salta all’occhio (pardon, all’orecchio!) sono le mielate note formate da pochi strumenti, da ottime e da tanta passione ma anche da una produzione veramente buona che valorizza il tutto. Accostabile sicuramente ai Porcupine Tree più acustici per cui di conseguenza ci troviamo nel mondo del progressive rock, sebbene ritmi di batteria compaiano solamente nell’ultima traccia "Kto Aniolem Byl" (di cui la “gemella” acustica debbo dire non ha nulla da invidiare, anzi!).
Personalmente ritengo che "Light And Fear" sia veramente un album con i fiocchi che farà felici le persone che ogni tanto vogliono riposarsi le orecchie e sognare un po’. Da ascoltare rigorosamente in penombra con una candela accesa, specialmente la traccia cinque, "Annah".