Finally Deceased «Finally Deceased» (2011)

Finally Deceased «Finally Deceased» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
776

 

Band:
Finally Deceased
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Titolo:
Finally Deceased

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Lars Reichmann - vocals, guitar
Martin Staszak - bass, vocals
Martin Mangels - drums

 

Genere:

 

Durata:
49' 30"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E' tornato di moda il death metal, quello old school; ormai già da un bel pezzo, certo. In Scandinavia e in America moltissime band si sono formate in calce a quel suono: chitarre, così dette, “motosega” e atmosfere cupe. Sono ritornate vecchie glorie: At The Gates, Unanimated (addirittura nel 2008/09) ed Evocation, ad esempio. E naturalmente non possono mancare le ristampe sia di classici che di album di culto; come dimenticarsi della super raccolta di Daniel Ekeroth che proprio nel terzo disco presentava quei nomi che non hanno ebbero l'occasione di stampare un album completo?
Questo piccolo cappello introduttivo mi serve per presentare questo disco dei Finally Deceased, poiché si tratta appunto di un'operazione simile; soltanto che in questo caso, l'album non era mai stato pubblicato, le registrazioni giacevano impolverate dal lontano 1995. La band aveva già stampato del materiale, un Ep nello stesso anno che vendette oltre 5000 copie; e suonò moltissime date, esibendosi perfino al Wacken Open Air nel 1994. Ma a quanto pare la sfortuna non ha pietà per alcuno e nel 1997 la band si sciolse. Oggi la Twilight-Vertrieb ci dà l'opportunità di ascoltare questa rarità, pubblicando come si deve il master dimenticato.
In fondo non è difficile capire perché questa band non riuscì ad ottenere un successo più ampio: il 1995 era già troppo tardi per suonare questo tipo di death metal, per almeno due motivi; anzitutto molte altre band avevano posto variazioni al tetro suono di base, già anni prima: gli Afflicted con le loro divagazioni psichedeliche, gli Eternal Darkness che rallentarono verso il doom più nero, oppure gli intrecci melodici degli Eucharist. In secondo luogo durante quel periodo andavano diffondendosi i nuovi stili musicali alternativi, il nu-metal ed il crossover, che avrebbero fatto tabula rasa dei generi più classici per alcuni anni. Nel 1997 leggevo su alcune riviste che il death metal era vecchio.
Ciononostante ho ascoltato un disco particolarmente interessante, soprattutto denso di atmosfere, che raccoglie tutte le belle qualità dei gruppi estremi di quell'epoca. Rimanendo su tempi più spesso cadenzati, ma senza disdegnare feroci accelerazioni, si avvicendano brani soffocanti, intrisi di melodie malate, degne di quel periodo, ma ancora oggi godibili per via del loro trasporto. La qualità del suono è quanto mai datata, anche se professionale e perfettamente ascoltabile.
Ben 50 minuti di musica, tra le quali spiccano la marcia funebre di “Day By Day”, introdotta da un lugubre arpeggio riverberato sul quale si staglia il growl cavernoso e le urla indemoniate del cantante Lars Reichmann, "The Misanthropist", ben più sostenuta, con furiosi blastbeat e giri di chitarra ricchi di groove; "Darkned Soul", tra melodiche chitarre e ritmiche alla Carcass e la convulsa traccia finale "Path Of Hope".
Con questo album vi immergerete in un incubo come ormai non se ne trovano quasi più, essenziale per cultori, da sentire per tutti gli amanti del vecchio death metal dei primi anni 90, come per chi apprezzò i primissimi lavori di Paradise Lost, My Dying Bride e Anathema.

Track by Track
  1. Eternal Devastation 70
  2. The Misanthropist 75
  3. Reverie 70
  4. Decisive Fault 65
  5. Suppression 60
  6. Darkened Soul 75
  7. Day By Day 75
  8. Escape 75
  9. Dismembered 65
  10. Soul Destiny 70
  11. Path of Hope 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

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