Sacrarium «March To An Inviolable Death» (2009)

Sacrarium «March To An Inviolable Death» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1005

 

Band:
Sacrarium
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Titolo:
March To An Inviolable Death

 

Nazione:
Francia

 

Formazione:
V.R.S. (Steve Renard) - Guitars, Vocals, Drums, Effects

 

Genere:

 

Durata:
46' 37"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La Francia nel corso degli ultimi anni è stata in grado di sfornare alcuni tra gli album più intriganti dell'ormai ampio settore del black metal; dal più sperimentale al più incontaminato, rispettivamente potremmo citare i Deathspell Omega e gli Antaeus (da un po' non si sentono). I qui presenti Sacrarium si ispirano fortemente a quel black metal puro e monolitico, inquietante e senza pietà, solo sporadicamente interrotta da momenti noise/ambient (in realtà solo nella prima traccia, nell'intro e nell'outro). La registrazione è dozzinale e fragorosa, eccessivamente rumorosa, le composizioni sono minimali e vivono su giri ripetuti svariate volte in maniera ossessiva; ritmiche furiose a velocità folli, chitarre in tremolo picking a rotta di collo, basso a mo' di muro sono, grasso e ruvido.
Il problema più evidente di questo album è di non offrire troppi spunti; per intenderci, se non vi dovesse garbare un riff rischiate di detestare tutta la traccia, perché la ripetizione è una costanza (come spesso capita in questo tipo di album). Questo va unito alla durata delle tracce che si muove dai quattro ai sei minuti, per un totale di oltre tre quarti d'ora di black metal selvaggio e maniacale; decisamente un ascolto dedicato ai fanatici. Fortunatamente il più delle volte mi è sembrato che la qualità delle tracce sia comunque tenuto discretamente alto da un'atmosfera lugubre, morbosa, sulla quale i nostri (anzi “il nostro”, dato che il progetto è in mano ad un unica persona, escluso che per i testi e il basso) dovrebbero comunque fare più affidamento; in alcune tracce, già di per sé lunghe, certi riff di riempimento sono davvero di troppo.
Nel complesso non stiamo parlando di un album epocale, ma si riesce comunque a percepire una dedizione fondamentale per il genere, che non può che far piacere a chi segue questo tipo di black metal; Inutile citare una traccia piuttosto che un'altra, come prevedibile e già spiegato non ci sono differenze così marcate tra i brani, si tratta di underground, che non vuole modificare nulla del culto che predica e che ha imparato bene la lezione, prendere o lasciare. Particolare finale degno di nota: album completamente scaricabile gratis sul sito Jamendo.

Track by Track
  1. A.C.R.H. 60
  2. Heartless Visions 65
  3. Demolish By Himself 65
  4. In A Circle Of Dead Seraphs 65
  5. Phantomatic Landscape 60
  6. Through Centuries 60
  7. Terribilis Est Locus Iste 60
  8. This Is The Final Warning 60
  9. Outro 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
62

 

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