Elitaria «New Galaxies Catalogue 666» (2010)

Elitaria «New Galaxies Catalogue 666» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Rexryu »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1412

 

Band:
Elitaria
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Titolo:
New Galaxies Catalogue 666

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mb - guitars, programming
D666 - bass, vocals, samples

 

Genere:

 

Durata:
43' 4"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Elitaria propongono un album di nove tracce dal titolo “New Galaxies Catalogue 666”. Un black metal potente, aggressivo con tonalità industrial.
L’album si sviluppa concentrandosi sulla concezione di una “nuova galassia”, ovvero metafora di un mondo freddo, dove regna la cosmica inutilità dell’uomo e dove il silenzio è l’unica cosa che può perdurare. In altre parole, gli Elitaria ci presentano, attraverso le otto tracce, (l’ultima canzone è la cover di "Stigmata" dei Ministry) la loro visione pessimistica del futuro dove troviamo selezioni genetiche, stermini di massa, creazioni in laboratorio di ibridi umanoidi sterili e de-umanizzati. Il cd si apre con “Right Outside The Galaxy”, canzone intro dove un giro di chitarra, accompagnato dagli altri strumenti, ci introduce alla prima vera canzone dell’album: “Arrogance Of Persitence”. Non ci sono mezzi termini, si parte con il piede sull’acceleratore, strumenti a velocità supersonica e voce gracchiante, pesante, inquietante e allo stesso tempo potente come una valanga. Un assoletto veloce nell’intermezzo e si riparte, la drum machine ci crivella, senza pietà. Con una veloce introduzione di tastiere parte “We, The Path”, per poi tornare alla solita velocità. Voce prima ringhiante e poi effettata, punto in cui la canzone si calma leggermente: la voce sembra qualcosa di futuristico, come se venisse direttamente dallo spazio, da un’altra galassia. La traccia è pesante, con un impatto devastante. “Soul At Zero” comincia “calma” (se paragonata alle canzoni precedenti): verso il secondo minuto impressionanti e davvero, ma davvero inquietanti cori futuristici cantilenati che trasmettono all’ascoltatore ansia, terrore, soggezione, come se fossero voci annuncianti l’apocalisse. La traccia purtroppo risulta un po’ piatta e monotona, poco variata. “Totalitarianism As One” qui ritorniamo alla velocità che il gruppo ci ha fatto assaggiare nelle canzoni precedenti a “Soul At Zero”. Velocità, chitarre distorte e graffianti. Voce penetrante che fa vibrare il timpano fino a farlo sanguinare. In “Elite Dogma” la rabbia scatenata fuoriesce dalla voce, senza tanti complimenti. La traccia non è velocissima nel complesso, anche se ci sono picchi di velocità estrema, ma questo non le fa perdere la forza di impatto. “An Endless Seed Of Hate” e “…And Silence Shall Be”, non presentano caratteristiche diverse dalle altre canzoni che compongono questo cd e questo diventa un difetto dell’album: troppa staticità, le tracce non sono molto variate e presentano quasi tutte lo stesso pattern, in questo modo si resta magari coerenti con il proprio stile, ma si rischia anche di non stimolare l’ascoltatore. L’ultima canzone è una cover della canzone “Stigmata” dei Ministry, eseguita con maestria, originalità e velocità. Diciamo che questa è una versione black-industrial della canzone, bella tosta, che non dispiace per niente e di cui i Ministry ne andrebbero sicuramente fieri. Concludendo le idee, la storia e i testi sono buoni, la potenza e l’impatto non manca, peccato la troppa staticità delle canzoni che “appesantisce” il disco.

Track by Track
  1. Right Outside The Galaxy (Intro) 55
  2. Arrogance Of Persistance 75
  3. We, The Path 70
  4. Soul At Zero 65
  5. Totalitarianism As One 65
  6. Elite Dogma 60
  7. An Endless Seed Of Hate 55
  8. ...And Silence Shall Be 55
  9. Stigmata (Ministry Cover) 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
67

 

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