Tangent Plane «Project Elimi» (2011)

Tangent Plane «Project Elimi» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
945

 

Band:
Tangent Plane
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Tangent Plane [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Tangent Plane [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Tangent Plane

 

Titolo:
Project Elimi

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Jan Michaelis - Vocals
Piero Pellegrino - Guitars
Ralph Swan Krieger - Keyboards
Kostas Kontos - Bass
Dennis Hoffmann - Drums

 

Genere:

 

Durata:
1h 16' 4"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Tornano dopo “Among Grey Masks”, a distanza di due anni, i progsters tedeschi Tangent Plane con un'altra trovata, stavolta di mastodontica durata rispetto al suo predecessore.
Avvicinarsi a “Project Elimi” non è facile, per niente. Si tratta di un'ora e sedici minuti circa di concept dalle sfumature heavy metal e dalle soluzioni che vanno a strizzare l'occhio al progressive rock ed al power stile 90's; fosse solo questo non ci sarebbe nessun problema, il fatto è che la composizione della tracklist dell'album non lascia scampo, sono brani lunghissimi (quasi dieci minuti l'una) ed articolatissimi, troppo.
L'imprevedibilità dei Tangent Plane è cosa ovvia fin da subito ma i nostri, forse per eccesso di idee, a mio parere non hanno saputo mescolare in modo costruttivo il tutto e l'intero disco rappresenta un mattone pesantissimo da digerire, mattone verso cui un qualsiasi tipo di accostamento non risulta facile. Macino dischi progressive da tanti anni senza battere ciglio, ma ho provato una difficoltà immensa nell'ascolto di "Project Elimi", proprio perchè, nonostante i plurimi ascolti che gli ho concesso, non ho trovato un filo conduttore adeguato alla mole di materiale prodotto dai nostri e la produzione nemmeno tanto buona non rende onore ad una band che ci sa davvero fare. L'originalità viene meno dal momento in cui il tutto inizia ad assumere un'aria vagamente noiosa, per trasformarsi successivamente in un tedio infinito, specialmente nell'ultimo brano: una suite di ventidue minuti in cui mi sarei aspettato almeno che uscissero dai canoni, che sperimentassero qualcosa di veramente valido ma il tutto si è risolto in una canzone troppo lunga, troppo uggiosa, quasi seccante poiché sembrano come minimo quattro o cinque canzoni suonate di fila che l'una non ha a che vedere con l'altra nemmeno un po'.
Probabilmente se avessero diviso la tediosa title-track in diverse tracce e avessero tralasciato un paio di pezzi da dieci minuti circa la noia non l'avrei provata, ma così facendo avrebbero soltanto danneggiato l'intero concept, così pensato. Credo che il problema di "Project Elimi" sia stato proprio la costruzione dello stesso senza curarsi troppo dell'impatto enorme che avrebbe potenzialmente ostacolato qualche ascoltatore, in questo caso il sottoscritto. Sono canzoni variegate, imprevedibili e suonate e cantate con gran classe ma ascoltare questo album di fila è praticamente sfibrante da tutti i punti di vista, forse se avessero diviso il tutto in due dischi (come fecero i Dream Theater di "Six Degrees Of Inner Turbolence") sarebbe stata la soluzione migliore.

Track by Track
  1. One Month In Real Time 50
  2. One With The Lies 50
  3. Ice Age 60
  4. Borrow Me Your Dullness 55
  5. Do You Live 60
  6. Deadborn 55
  7. One Moment And The Murder After 70
  8. Project Elimi 45
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
58

 

Recensione di carnival creation » pubblicata il --. Articolo letto 945 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti