Ravenwoods «Enfeebling The Throne» (2011)

Ravenwoods «Enfeebling The Throne» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
807

 

Band:
Ravenwoods
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Titolo:
Enfeebling The Throne

 

Nazione:
Turchia

 

Formazione:
Kaan Koyuncu - Vocals
Ozan Yildirim - Bass
Cihan Engin - Guitars
Emre üren - Guitars
Semih Ornek - Drums

 

Genere:

 

Durata:
41' 6"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non è che adesso, solo perché una band viene da un paese che solitamente non è addentro alla classica scena metal, in questo caso la Turchia, allora automaticamente abbiamo in mano un lavoro di eccellente innovazione. Il nuovo lavoro dei Ravenwoods è un album di death/black metal all'insegna della brutalità più esasperata, così come lo sono i nomi a cui si rifanno e che giustamente cita la velina che accompagna l'album: Behemoth e Melechesh; quindi probabilmente sapete già cosa vi aspetta: grande irruenza, che talvolta cerca di disegnare un atmosfera, sepolta nella confusione ultra-triggerata della batteria e nelle chitarre distruttive; sorpresa: anche il basso si sente, in certi punti in maniera piuttosto evidente.
Ovviamente venendo da un paese orientale si sono portati appresso qualcosa della loro cultura musicale. Allora, sempre cercando con il lumino si possono trovare degli episodi di quella musica; magari ad esempio alla fine di “Breathless Solace”, e a cosa si riduce: ad un po' di chitarra acustica, una scala minore, oppure qualche percussione, come in “Torture Palace”, dove la divagazione strumentale è un po' più evidente. Anche “Stay” offre delle aperture melodiche, ma si accontenta di chitarre più languide e una voce pulita molto enfatica, non propriamente evocativa.
Il problema principale è la difficoltà di fruizione del materiale: vuoi per un costante sentore di già sentito, che in qualche maniera appiattisce tutto, vuoi per la mancanza quasi totale di propensione al riff schietto, lineare, ci si trova ad ascoltare sempre musica sparatissima, con una produzione sopra le righe, ma davvero carente d'ispirazione. Con questi presupposti a poco valgono gli stacchi acustici, piazzati in modo piuttosto banale qui e li, più per creare sensazionalismo (oooh...lo stacchetto turco!) o per fare un piacere alle orecchie, che per arricchire il sound; anche l'episodio finale “Azab-I Mukaddes” che vorrebbe rimarcare sulle radici orientali, creando un outro di oltre quattro minuti, non è poi così essenziale e non vale né come musica folcloristica, né come atmosfera.
Il massacro c'è tutto, se cercate sonorità potenti e tecniche anche a scapito di un riff più accattivante, questo potrebbe essere un ascolto di vostro interesse, ma se come me preferite percepire qualcosa di più profondo e appassionato, mi sa che troverete solo noia.

Track by Track
  1. Zahir And Batin 55
  2. Enfeebling The Throne 55
  3. Breathless Solace 55
  4. Ecstasy Through Carnage 65
  5. Torture Palace 55
  6. Upheaven - Subeterrean 55
  7. Inward Massacre 55
  8. Stay 60
  9. The Gray Cold Shade 55
  10. The Fading Trace 55
  11. Azab-I Mukaddes 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
60

 

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